UN CRITICO DEL "NAZIONALFASCiSMO,,: 323 -è l'espressione politica di un particolare vasto strato sociale, denominato ""quinto stato ,,. Anche in Marx e nella letteratura sociali.sta torna spesso questa denominazione di " quinto stato ,,, ma, in tutti questi scritti, essa si identifica, ,dal più al meno, col cosidetto ~ lumpenproletariat ,,. C'è anche un po' di que- 'Sto, senza dubbio, nel movimento fascista sindacale, nè il fatto è sfuggito al Salvatorelli, il .quale ha ben avvertito che, pur di fronte al movimento ·fascista, le zone operaie che hanno subito ceduto sono quelle inferiori: e, cioè le contadine, tecnicamente inqualificate e politicamente acerbis- .sime (1). Tuttavia la questione qui è un'altra. In luogo, e più assai, che di ""lumpenproletariat,, si tratta,· caso mai, d'una specie di " lumpenburgeo- ·sie,,: ovverossia il quinto stato, per il Salvatorelli, è quell'insieme di spostati, non arrivati o decB:duti, che si sono moltiplicati sui margini della piccola bor- _ghesia, al limite inferiore delle classi medie. I loro connotati sono oggi, in ·fondo, quelli stessi che Bakunin aveva già notato in Italia, in Italia più che .altrove, quando vedeva "gli avvocati senza cause, gli studenti di bigliardo, i medici senza clienti, ecc. ecc. ,, affollare i ranghi della Internazionale comunista. Ma la guerra, con lo squilibrio portato dovunque, ne ha aumentato il numero, ne ha esacerbato i caratteri, ha dato loro un punto di raccordo, -delle abitudini e una volontà di comando, ne ha fatto uno " stato ,,, e; in conclusione, ne ha fatto la frazione di punta e l'avanguardia di tutta intera ~la piccola borghesia. · Questa ha ritrovato in loro, portate al!a più alta potenza, le proprie .esasperazioni economiche e ideali, egualmente vivaci contro la prepotenza 1mbecille delle masse operaie ingrassate nei buoni salarii, e contro il be- ·nessere quietista, solido e opaco delle classi ricche e plutocratiche, cosicchè quando, per autentico spirito guerriero, per esteriore mimetismo militaresco, l'avanguardia si è mossa alla riscossa agitando dei gagliardetti, .all'ombra di questi si è indrappellata subito tutta, dal più al meno, la pic- --cola borghesia: e ne è nato e ha avuto vita il movimento, il partito, e, poi, .il Governo fascista. In questa analisi del Salvatorelli, qui molto sommariamente esposta l'aspetto caratteristico consiste non nel rilevare la presenza evidente del " quinto stato ,, nel movimento fascista, ma la influenza preponderante. assoluta e decisiva, che esso dovrebbe esercitarvi. È il punto essenziale. Ma ~ proprio questo il punto, che suscita qualche legittima esitazione; e innanzi tutto per questo: che può essere dubbio che la qualifica di " quinto ..stato ,, sia interamente esatta. È questa infatti, un a denominazione che, anche a prescindere dal ca- , .rattere di riprovazione che implica, ha ragien d'essere solo in una ipotesi: (1) Il Fovel è sempre coerente a se stesso nello spregio per le classi rurali, e la incompren- -sione sua del contadino vizia tutto il pensiero politico suo e dei suoi. In linea di fatto non è vero che il contadino sia sempre un lavoratore e non qualificato > e che il contadino sia passato .armi e bagagli al fascismo, come hanno fatto alcune categorie operaie urbane. ColombJno imformi. - ( N. della Rivista). Bibl"oteca Gino Sia.neo I
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