268 LA CRITICA POLITICA scadente per moralità e per consapevolezza, che non manca in nessun par- · tito, si deve riconoscere che la maggior parte dei transfughi si è fatta dominare dalla preoccupazione di continuare attraverso il fascismo la lotta senza quartiere contro le malefiche cricche che costituivano il principale nemico del partito sardo d'azione, infischiandosi allegramente di quel che poteva succedere in Italia. Il Fascismo sardo, prima della .... rivoluzione d'ottobre, era come s'è detto costituito da pochi giovani senza seguito e senza grande serietà, guidati da qualche losco speculato.re non indigeno. Dopo l'avvento del nuovo regime, divenuti gli uffici governativi e le stazioni di carabinieri altrettante rocche fasciste, le camarille che avevano per l'innanzi imperversato sotto la protezione del partito del governo, (qualunque fosse il Ministero metropolitano) si affrettarono a fare atto d'omaggio ai nuovi dominatori. (Qualche personalità politica come l'on. Cocco Ortu fece ec- ~ cezione alla regola, ma non è detto che sia stato imitato dai suoi seguaci). Le vendette contro il partito sardo assunsero allora le forme di repressione feroce che erano consentite dai nuovi metodi di governo. È stato quello uno dei momenti più tragici della Sardegna, che rischiò di precipitare nuovamente nelle faide familiari di un sanguinoso passato. A que~to punto si verificarono due circostanze che diedero una nuova direzione agli avvenimenti: una pubblicazione autonomistica nel Popolo d'Italia e poco dopo l'arrivo a Cagliari del nuovo prefetto, generale Gandolfo. · La pubblicazione era senza dubbio degna di rilievo, ma proporzionatissima alle speranze che vollero trarsene. Si trattava di un articolo di Mario Govi pubblicato al posto d'onore dal quotidiano fascista milanese e contenente una proposta .di riforma costituzionale ed amministrativa autonomistico-sindacale, cui l'autore dava il nome di epistemarchia. Tutti gl' ingenui e tutti quelli che mal si erano per il passato difesi dalla demagogia, credettero di aver toccato il cielo col dito constatando che l'autonomismo aveva diritto di cittadinanza nel partito fascista. Per una esagerazione da provinciali, il sig. Mario Govi assunse senz' altro il ruolo di illustre caposcuola. L'arrivo successivo del gen. Gandolfo, il suo im- , mediato orientamento verso i sardisti, la sua esaltazione della dottrina .... epistemarchica (certo mai conosciuta prima d'allora) gonfiò talmente le fantasie che tutte le. posizioni di Cagliari e dintorni del P. S. d' A. ne furono potentemente scosse. È in questo periodo che si manifesta la incertezza dei capi, preoccupati di perdere con gesti bruschi il contatto con le masse e di vederle ricadere in servitù. * * * In verità le masse sardiste, fatta eccezione per il territorio d'Orista- ,, no e per Alghero, non sono passate al fascismo e quasi tutti i transfu- . ghi (a Cagliari per esempio) _sono dei capitani senza soldati. La montagna è ardenteme·nte antifascista, quasi tutti gli studenti aderiscono al Partito sardo, i combattenti sono .... completaménte apolitici. Tutto questo Biblioteca Gino Bianco
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