la critica politica - anno III - n. 6 - 25 giugno 1923

246 LA CRITICA POLITICA presentato il nuovo preventivo pel 1923-24 con un disavanzo effettivo di 2616 milioni, a cui - come si' rileva dagli Allegati (pag. 211) - vanno aggiunti 100 milioni di maggiore spesa per rifornimenti militari, e quindi un totale disavanzo di 2716 milioni. Il disavanzo effettivo trovato dal1' on. Tangorra essendo di 3558 milioni, il miglioramento apportato dal Ministero fasci sta nella sua azione dal novembre 1922 scorso ad oggi, è di 3558-2716==842 milioni. Di cui, come si rileva dagli Allegati, 442 milioni sarebbero dovuti al normale incremento delle entrate (imposte e tasse) e 400 milioni ad economie.· A questo punto, però, si deve rilevare un primo errore. Le entrate effettive previste nel bilancio Tangorra erano di 15.002 milioni: quelle segnate nel bilancio De' Stefani salgono 15.565 milioni. Il maggior incremento delle entrate somma dunque a 563 milioni, a non 442 milioni, come ha rilevato il senatore Wollèmborg nel suo poderoso discorso al ~ Senato. Sicchè le economie - come parimenti si rileva dal calcolo - scendono a 279 milioni (e 563-279 dà appunto 842 milioni). Chè se poi si tiene presente che, nella presunta riduzione del disavanzo ferroviario, 100 milioni sono dovuto ali' aumento delle tariffe - e cioè a maggiori entrate, e non a riduzione di spese - tutto il frutto delle economie ministeriali diventa di 179 milioni. Sempre qualora le previsioni si realizzino. · Il. - Questo il risultato aritmetico, quale si ottiene accettando ad occhi chiusi le cifre del Ministro. · Dico così, perchè sia nel suo discorso di Milano, sia davanti alla Camera dei Deputati, l'on. De' Stefani presentò delle cifre, non un bilancio. Le < note di variazione > al bilancio Tangorra vennero poi date in ponderosi volumi il 20 ·maggio scorso, quando la Camera aveva già iniziato la discussione in materia e la Commissione di Finanza del Senato, costretta a depositare sollecitamente la propria relazione, non poteva tenerne conto : onde ripetutamente il relatore, on. prof. Carlo Ferraris, rileva che per molte parti deve accettare le cifre ministeriali < per atto di fede >. In realtà, poi, tutti quelli che in Senato discussero la parte finanziaria del preventivo 1923-24, opinarono che il disavanzo sarà maggiore delle previsioni ministeriali: così gli on. Carlo Ferraris e Wollemborg, che fu il critico più forte. E lo stesso on. Luzzatti - dopo avere lamentato le critiche mosse al ministro delle finanze ed aver sentenziato che esse sono < la potenza degli impotenti >, sul qual giudizio io non discuterò perchè in materia d'impotenza riconosco senz'altro l'autorevolezza del1' on. Luzzatti - finì col concludere che il disavanzo, a suo avviso, deve superare la cifra ministeriale. Mancando a me - come a tutti sin qui - gli elementi di giudizio, di tutte le cifre addotte dal .Ministro posi e pongo senza esitazione senz' altro in quarantena solo le due seguenti : 1 °) nelle < economie >, quella di 78 milioni per minore acquisto di ·Biblioteca Gino Bianco

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