la critica politica - anno III - n. 6 - 25 giugno 1923

.. · . • 256 LA CRITICA POLITICA Dell' imposta sui reditti agrarii Il mondo parlamentare e giornalistico è in _subbuglio per la riforma elettorale, e non dimostra di accorgersi menomamente delle ripercussioni che ha - specialmente nell'Italia centrale - l'applicazione della nuova imposta. Il Ministero delle Finanze, lanciato il Decreto che istituiva il nuovo tributo, attese due mesi e mezzo a pubblicare il Regolamento: passò· quasi un altro mese prima che fossero rese di pubblica ragione le tabelle pratiche per l'applicazione della tassa. I contribuenti stavano ancora cercando di capire il congegno della nuova tassa quando i. termini per la denllncia scadevano : i proprietarii denunciarono alla meglio in fretta e furia, cercando naturalmente di pagare il meno possibile: i contadini in qualche punto accolsero l' invito dei proprietarii a effettuare la denuncia, altrove non l'accolsero perclzè non capivano nulla della nuova tassa e sospettavano in essa una manovra padronalé compiuta ai loro danni. Seguendo i termini perentorii fissati dal Regolamento, le Agenzie in una ventina di giorni di febbrile lavoro doverono provedere tumultuariamente a una revisione delle denuncie e agli accertamenti di ufficio, per pubblicare prontamente i ruoli. Nel termine assegnato i proprietarii hanno preso cognizione degl'accertamenti a carico loro e a carico dei contadini, e si sono affrettati a preparare i ricorsi alle Commissioni di primo grado, invitando anche i contadini a fare altrettanto, spesso senza riuscirvi perchè nelle zone rimaste più rosse i contadini come· non avevano voluto denunciare il reddito non hanno ·voluto ricorrere. Dà gli accertamenti sommarii e frettolosi delle Agenzie sono uscite fuori sperequazioni patenti. che gli stessi funzionarii non negano, e ciò acuisce il di~agio della nuova imposta, perchè nulla è peggiore dell' ingiustizia tributaria, sia essa reale o apparente. L'agricoltore abituato all'imposta reale (sulla base del catasto o del numero dei capi di bestiami o della quantità di vino raccolto ecc.) trova sommamente arbitraria questa imposta, e l'averla applicata a colpi di decreto, con termini brevissimi, senza possibilità di discussione lo ha irritato: un raddoppiamento dell'imposta erariale sui terreni lo avrebbe fatto · mormorare, ma questo nuovo congegno con la sua frettolosa applicazione e con gl' inevitabili errori lo ha prof ondqmente irritato. , E per i proprietarii passi: essi non hanno fatto mai nè rivoluzioni ne reazioni. Il male grave e profondo è stato fatto in campagna, per i contadini, riaprendo piaghe appena cicatrizzate. Il contadino, che nell'immediato dopoguerra _ebbela sua rosolia rivoluzionaria e sognò la conquista del podere, con l'avvento del fascismo era tornato tranquillo al lavoro dei campi: ve lo avevano riportato le disillusioni dell'esperimento socialista, l'offensiva fascista, il cambiamento delle situazione economica. La sbornia bolscevica era passata quasi ovunque, lasciando pochi sedimenti. 1 , L'applicaziove della nuova tassa, che egli non riesce a capire neppure, ha rimesso in sobbollimento la campagna : il contadino, che per risparmiare una lira si fa dieci chilometri a piedi sotto il sole e la pioggia, non sa capacitarsi perchè debba pagare trecento o quattrocento lire all'anno di tassa sulla Ricchezza mobile, e.... se la piglia col padrone,-perchè per la sua mentalità il QoV~(no.è_il mandatario del padrone e perchè il padrone è quello che gli sta plU VlClnO • .la stampa ufficiosa parla di < disfattismo finanziario > contro chi ha rilevato e rileva l'errore politico della nuova tassa e contro chi denuncia gli errori pratici commessi: i sindacati nazionali sono costretti a non sbilanciarsi troppo nè contro la tassa per non mettersi in contrasto col Governo nè a. favore per non prendersi le antipatie, e.... purtroppo nelle campagne il risentimento si diffonde dando laogo a una situazione pericolosa di attrito fra proprietari e coloni, scavando un nuovo solco, attizzando il fuoco- che stava spengendosi sotto la cenere. IL PASSANTE BibliotecaGino Bianco

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