LA NUOVA COSTITUZIONE TEDESCA 227 definitivo. La presidenza fu affidata al deputato democratico Conrad Haussmann, avvocato di Stoccarda, antico segretario di Stato nel gabinetto del principe Max di Baden, che divenne uno dei principali artefici della Costituzione repubblicana. * * * È questa Costituzione, promulgata il 14 agosto 1919 e che va sotto il nome di Costituzione di Weimar, che forma lo statuto politico della Germania moderna. L'-Assemblea Nazionale, votandola, ha cercato di -stabilizzare la Repubblica, ma le importava ancor più di unire solidamente con questa nuova carta gli Stati tedeschi, i cui legami s'erano rallentati in seguito alla disfatta ed alla rivoluzione. La disciplina uniforme ch'essa ha loro imposto ha quàlche cosa di tirannico che difficil- . mente si confà ai principii solennemente proclamati. La Costituzione di Weimar, frutto delle necessità dell'ora e delle prime velleità liberali della nazione, è un'opera d'un carattere complesso, nel quale si sente lo spirito dell'avvenire, ma nel quale si ritrovano pure le tracce del passato. Essa s' inspira, qua e là, alle costituzioni federaliste che l'hanno preceduta, alla Costituzione americana del 1787, alla Costituzione svizzera del 1874, soprattutto a quella che è stata votata nel 1849 dal Parlamento di Francoforte, e che regolava per la prima volta l'organizzazione d'una Germania unita. La Germania nata il 9 novembre 1918 è una Repubblica. Essa non può, nel pensiero di Preuss, essere una monarchia, anche costituzionale e liberale com·e la monarchia inglese. La Repubblica è la forma, non solo del governo centrale, ma di ciascuno degli Stati federati, che sono obbligati essi stessi di avere una costituzione de1nocratica. È in questo senso che, secondo le stesse parole di Preuss, < la restaurazione della monarchia in un solo degli Stati tedeschi provocherebbe la rovina della nuova unità nazionale >. Per mostrare ostensibilmente la rottura col passato, la Germania repubblicana rinunziò alla bandiera della Germania imperiale ed adattò i colori nero, rosso ed oro degli antichi corpi di studenti che, dal 1815 al 1848, erano stati i difensori ardenti delle idee liberali e nazionali. Ma, per mostrare anche che voleva mantenere l' idea dell' Impero contro tutti i tentativi di separatismo, la nuova Germania, in seguito ad un compromesso, riconobbe ch'essa era l'ereditiera della tradizione imperiale. Non osò prend~re il titolo di Repubblica tedesca; restò l'Impero, il Reicli, come se avesse bisogno, malgrado la rivoluzione, d' una legittimazione del passato per sostituire al principio dell'autorità quello della libertà e del diritto. A questo punto credo opportuno far rilevare che la parola Reich, che la Costituzione ha conservato per designare lo Stato tedesco non corrisponde che imperfettamente alla nostra parola Impero, traduzione di Kaiserreick. È piuttosto l'equivalente dell' imperium latino. iblio ·eca Gino Bianco ,.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==