• LA MORTEDEL PARLAMENTOELETTORALE 157 pretendono dare a tutti i problemi _una soluzione unitaria e logicamente , coordinata a certe pre1nesse teoriche, non concluderemo nulla di buono, perchè non esiste una soluzione unitaria per i molti problemi della vita italiana diversa da regione a regione, da valle a valle, e perchè nessuna soluzione frutto di seduzioni logiche può adeguarsi alla realtà complessa e sinuosa della multanime gente italiana. I partiti con tutte le loro illusioni sono la rovina d' Italia : le impongono pesi gravosi, insopportabili per la sua economia ancora in forma- .zione : la schiacciano sotto il peso di ideologie, di progetti, di programmi. Protezionismo. doganale, assicurazioni sociali, imposte feroci, premii di navigazione, ispettorati moltiplicantisi, burocrazia crescente sono il frutto delle ideologie dei partiti, ideologie sotto cui si mascherano interessi parassitarii. La salvezza va cercata fuori dei partiti, e fuori del Parlamento che ne è la meta. e La rappresentanza dei Comuni va riaffidata ai gruppi naturali : dal libero aggruppamento dei Comuni in fedeiazioni e consorzi deve risorgere la regione : dalla rappresentanza delle regioni, dei consorzi, dei comuni può uscire il nuovo Parlamento di stampo italiano, in cui si accolga la élite della stirpe per un processo spontaneo. In questo Parlamento i produttori avranno la gestione della cosa pubblica, li1nitata a pochi problemi essenziali, e finirà il dominio dei non produttori costituitosi attraverso i partiti. Il produttore oggi è un tollerato, buono solo. a pagare le spese che gli altri fanno : deve divenire il padrone. GIULIO PIERANGELI UN DISCORSO SINTOMATICO L'on. Mussolini in un gran rapporto degli alti comandanti della Milizia Nazionale, tenuto a Milano in piena via Manzoni il 14 aprile, pronunciava ... - secondo i resoconti dei giornali - questo breve discorso : < Direte alle camicie nere delle vostre legioni il mio plauso ; manifesterete loro la mia più alta simpatia. So che durante questi giorni sono state magnifiche per spirito di disciplina e sacrificio. Mantenetele in piena efficienza morale e materiale, pronte a ogni momento a rispondere al mio appello per il prossimo, inesorabile sviluppo della nostra rivoluzione >. L' ultima affermazione - a differenza di altre dichiarazioni ben più rudi e categoriche nella forma -· ha prodotto in alcuni ambienti viva impressione. Molti si domandano, preoccupati, che cosa abbia voluto intendere il capo del Governo. Non ha egli, dunque, a sua disposizione tutte le forze dello Stato? Cosa gli impedisce di realizzare il suo programma di restaurazione? E ·quali forze gli si parano dinanzi, quali gravi ostacoli per abbattere e prép_arare i quali la milizia nazionale debba tenersi pronta al suo prossimo appello ? Contro chi, insomma? E per realizzare che cosa? Biblioteca Gino B aflCo
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