• REGIONE E CIRCOSCRIZIONI GIUDIZIARIE 177 può farsi a riguardo della mancata adesione da parte del Governo al trasferimento della Cassazione Unica a Napoli,, più che per il motivo addotto da alcuni sostenitori di tale tesi e cioè per sottrarla ali' influenza del Governo (giacchè per questo ci sembra che .... la distanza tra Ro1na e Napoli non sia troppo grande) per l'altro che Napoli, già capitale fiorente di un regno che era il più vasto d' Italia, ha già troppo sacrificato ali' Unità e meriterebbe pur qualche compenso ai suoi tanti sacrifici. Altre . riserve riguardano alcuni trasferimenti di uffici giudiziari da una ad altra città, con danno gravissimo della città che perde l' ufficio e senza il corrispondente vantaggio di quella che l'acquista, e sopratutto alcune soppressioni di preture, dove, ci sembra, si sia eccedute un po' in severità, anche tenuto conto che l'aumento della competenza pretoria in n1ateria civile autnenterà notevolmente il lavoro degli uffici di pretura. Ma ci sembra che questi inconvenienti non siano troppo grandi, giacchè è evidente che, se veramente necessari, tali uffici potranno essere nuova1nente istituiti laddove la difficoltà di sopprimerli anche se inutili, sarebbe stata in avvenire enormemente maggiore. Ma quel che ci sembra interessante porre in rilievo nella riforma delle circoscrizioni del Ministro Oviglio, ai fini dell' indirizzo sostenuto da questa Rivista, è l'affermazione regionalistica a cui essa sembra ispirata, con il mantenimento di una Corte d'Appello per ciascuna regione. Giacchè tranne la Sicilia dove rimangono due Corti d'Appello (Palermo e Catania), tutte le altre regioni d' Italia hanno ciascuna la propria Corte d' Appello. Anche l'Umbria e la Basilicata hanno visto rispettata la loro Sezione di Corte d'Appello, mentre altre, e non soltanto Sezioni ma Corti, sono state soppresse anche se più itnportanti delle sumn1entovate : il che lascia chiaramente comprendere che si è voluto guardare al fatto del trovarsi nei capoluoghi delle due regioni, e non alla loro importanza, Or se si considera che nell'ordinamento giuridico italiano la Corte d' Appello è l' ufficio da cui dipendono tutti gli altri uffici giudiziari del distretto, risulta evidente che se il concetto di regione venisse ad attuarsi come quello di un ente dotato di una adeguata autonomia, si potrebbe facilmente giungere alla formazione di una vera e propria regione giuridica, con la conseguenza che anche il funzionamento della giustizia potrebbe variamente adattarsi ai bisogni, alle necessità ed alle tradizioni di ciascuna regione. Il principio regionale timidamente accennato nella riforma delle circoscrizioni dal ministro Oviglio e forse più per effetto della forza delle cose che p·er partito preso, dovrebbe essere ulteriormente svolto fino al punto di rendere il capo di ciascuna corte d'appello il vero responsabile dell'andamento di tutta l'amministrazione della giustizia nel proprio distretto, conferendogli, s' intende, tutte le facoltà necessarie a rendere sempre migliore il funzionamento della giustizia, specialmente a riguardo del personale che egli dovrebbe poter distribuire secondo i bisogni del . . serv1z10. ib~iotecaGino Bianco .
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