la critica politica - anno III - n. 4 - 25 aprile 1923

174 LA CRITICA POLITICA danti infusioni di sangue concincinese e, specialmente, africano. I piccoli· mulatti, frutto di esotiche avventure gal_anti, che frequentano le scuole corse,- ed apprendono a diventare perfetti cittadini .francesi, ne sono terribile prova. Ed ecco che questo popolo tenta redimersi col canto. Questo è l'aspetto• più interessante del movimento autonomista corso. Gli agitatori più ferventi hanno un po' tutti l'anima di Tirteo. Il loro giornale palpita di robuste canzoni. Poeta è Petru Rocca, Maistrale, Lucci ardi, Marco Angeli; poeta è lo stesso Orsini d' Atnpugnani. In ciò consiste la principale differenza dal movimento autonomista sardo. Mentre questo si è soffermato in costruzioni, giuridiche che sono rispondenti al temperamento della razza, o ha cercato giustificazioni filosofiche nell'idealismo attuale, od ha esaminato partitamente i problemi dell'isola, e ne ha affacciato soluzioni pratiche, il corso ha ,trovato nella intuizione fantastica il sostegno per il suo risorgin:iento. È 1nancato al sardo un nuovo canto che espritnesse la passione dell'isola, e quando i giovani si sono riuniti, p·er trovare una voce comune, hanno do- . vuto ricorrere ali' inno contro il feudalismo, che i sardisti della fine del secolo XVIII, ribelli al Piemonte, cantavano nella pritnavera ricca di sogni e di illusioni del 1796. La spiegazione di .ciò si ritrova nel fatto che l'isola di non vastissima estensione è grande come un continente per lo spirito sardo, data la sua costituzione geologica a valli parallele, senza un preciso spartiacque, data la sproporzione fra territorio e popolazione, le diverse origini dei stioi abitanti. D'origine corsa, catalana, genovese, o autoctona nelle sue spiccate varietà: cainpidanese e logudorese, il sardo non trova faciltnente la parola che abbia un significato per tutto il popolo, n1a col ragionamento ricerca faticosamente la giustificazione di una norma comune. Il 1novimento corso, vissuto d'ebbrezza lirica e di giambi vibranti di rancore per 15 anni, solo recenternente, sull'esempio del sardo, ha costruito il partito corso di azione: e l'esame dei problemi particolari della Corsica viene fatto seguendo passo passo gli studi fatti dai sardi, che si possono agevolmente applicare ali' isola vicina, data la grande rassomiglianza delle due terre. Più tormentato il nostro, più in1mediato, più geniale, più lirico il corso. E nel canto, io confesso, ritrovo la più salda difesa del comune ideale. IL CENACOLO DELLA MUVRA E LE ACCUSE DI SEPARATISMO · È degno di nota è che insieme ai giovani sono anche uomini maturi, pionieri dell'idea negli ~nni più tristi di supino indifferentismo di tutto il popolo. Graziani, ispettore all'Archivio di Stato, paleografo ricercatore di antiche memorie, Maistrale (Versini) noto felibre, verseggiatore pieno di forza e di gusto, Lucciardi il creatore della poesia corsa. Tra i meno anziani: Jean Maki (De Susini), Kyrn (Massa) polemisti vivacissimi, Matteu Rocca, tempera1nento di studioso, elegante scrittore anche in italiano, Marco Angeli, giovanissimo, autore di garbati versi di intonazione romantica. Collaborano alla Muvra anche E. Luciani (U Pasto·re) simpatico verseggiatore e Martinu Appinzapalu, prosatore efficacissimo in lingua corsa, e molti altri. lq questo grande fervore di vita fantastica è la prova della grande vitalità dell'idea. · Contro il movimento corsista è stata lanciata l'accusa, ben nota a noi BibliotecaGir.toBianco

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