la critica politica - anno III - n. 3 - 25 marzo 1923

• Le incognite della politica economica Due mesi fa scrivevamo su questa rivista che, qualunque fosse il programtna del governo in fatto di politica economica, le necessità ferree del bilancio avrebbero finito per imporre un indirizzo di libertà, perchè qu~sto è enormemente meno costoso dell'indirizzo mercantilistico seguito da tutti i governi che si son succeduti negli ultitni otto anni. Questa nostra opinione, a cui non credian10 nen1n1eno oggi di dover rinunciare, trova tuttavia una smentita assai cruda in numero_sissimi fatti che si sono manifestati in forma sempre più significativa dal gennaio . . 1n poi. _ Le strettezze di cassa, che nell' estate scorso doveano essere state assillanti, sono, per quel che sen1bra, sensibilmente diminuite ; ed è bastato questo fatto, che non ha alcun rapporto diretto con la situazione del bilancio, perchè la maggior parte dei ministri si sentissero autorizzati a rinviare le economie od a chiedere nuovi aumenti di spese. I frequenti comunicati alla stampa in materia finanziaria, la forma teatrale che si è voluta dare alla revisione dei bilanci degli interni e degli esteri, l'annunciato discorso del Ministero De Stefani a Milano, sono tutti sintomi molto evidenti della lotta che il Tesoro deve co1nbattere contro gli altri ministeri e del bisogno che esso sente di essere sorretto dall'opinione pubblica per aver la forza di resistere alle domande di nuove spese che lo urgono da tutte le parti. Dopo soli cinque mesi di esperimento si rivela in 1nodo evidente quello che ogni persona non del tutto digiuna di conoscenze storiche sapeva già da gran tempo : eh~ cioè il regime dei pieni poteri non offre per risanare una finanza dissestata mezzi migliori di quelli c_hepossa çffrire il tanto infamato regime parlan1entare, poichè se da un lato esso lib~ra il governo dalla pressione di un certo numero di avvocati degli inte~e.ssi particolari, gli togliè -dall' altro la forza che soltanto la· pubblicità della discussione e del controllo può dargli per resistere a que1le pret,ese che trovano in qualunque regime il mezzo di farsi valere e di . ~ - 1mpors1. · Il Ministro del Tesoro - ne sia1no convinti -, per i suoi precedenti di studioso e per le diffico_ltàfinanziarie, contro cui deve lottare, non può essere certamente favorevole alla politica dei salvataggi e di tutte le altre forme d' intervento che costano fior di milioni e c}:te giovano soltanto a proiu·ngare di qualche anno la vita di organi parassitari, perBib· ioteca Gir,o Bianco

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