• 144 , LA CRITICA POLITICA to, fonnato da popoli appartenenti a diverse nazionalità, non sempre fra loro affini, n1al si concilia con Io spirito del diritto pubblico italiano eminentemente liberale, che ispirandosi al massimo rispetto della libertà inviduale nelle sue varie estrjnsecazioni, non conosce l'istituto dello sfratto, dell' egilio e del bando di un cittadino incensurato, dal territorio nazionale, istituto che è un aborrito residuo di un'epoca, di una mentalità politica e di una coscienza giuridica da secoli superate. Siffatto istituto è quindi assolutan1ente incompatibile col rispetto assoluto della libertà individuale fissato e consacrato dallo Statuto, della libertà di cui è prima e· concreta manifestazione il diritto nel cittadino di libera circolazione nel regno, e di libera scelta della propria residenza »· È una lezione di diritto pubblico che va diritta agli uomini del Governo ed agli esecutori dei suoi ordini. Saremn10 curiosi di sa pere quanto apprezzata. Il Guardasigilli ne tenga, in ogni modo, conto nell' annunciata rjforma del Codice 1 NOI i +++ •• GIOVANNI ZUCCARINI È morto a Cupramontana - quasi improvvisamente - lo scrittore marchigiano Giovanni Zuccarini. Aveva soli 46 anni. Era l'unico zio paterno del nostro direttore che era legato a lui da grande affetto. Con Giovanni Zuccarini è scomparso uno degli ultimi scrittori della vecchia guardia letteraria ro1nana che si raccoglieva all' Italia Moderna e alla Vita Letteraria direttà da Piazza, Granelli, Marrone. Molti erano giovani, qualcuno giovanisshno; ma quasi tutti, chi nel giornalismo chi nel libro, presto o tardi si affermarono. Giovanni Zuccarini redigeva la cronaca teatrale nell'Italia Moderna; n1a intanto cominciava a raccogliere in piccoli , libri, ma densi di giovanile fervore, le sue prin1e esperienze artistiche. BibliotecaGino Bianco La Casa del vecchio sole è un luminoso squarcio di poesia e vita agreste; e non meraviglia che Giovanni Pascoli Io comn1entasse un giorno ai suoi scolari di Bologna. Come bene scrisse Giuseppe Lipparini, questa sinfonia tutta sole è rlcca di un tono quasi epicO': ed è peccato che ora sia quasi introvabile. Seguì un romanzo Alla Fonte della vita che la critica giudicò con molte lodi e che ebbe una traduzione in tedesco, e poi un altro romanzo di molte pagine e ricco di figure vive: Ettore Spiombino. Negli ultimi tempi le sua attenzio- ,. ne s'era volta anche verso i problemi della politica e dell'economia nazionale. Sono di questo periodo due pubblicazioni periodiche: Il Mago, rivista singolarissima, pubblicatasi avanti la guerra, scritta per intero da lui e in cui gli era possibile dire in libertà sugli uomini e sui fatti della vita politica e letteraria quel che altrimenti, nei giornali che pur gli erano aperti, gli sarebbe stato impossibile ; la Nuova Gironda, pubblicata subito dopo la guerra con un ardito programma di rinnovamento che ottenne l'attenzione e il consenso di parecchi illustri - Pareto, Einaudi, Papini tra questi. Amava la sua terra e insisteva perchè gl' italiani cercassero nell'incremento dell'agricoltura, nell'amore per la vita dei campi la fortuna e la grandezza avvenire del loro Paese. Aveva fede nell'avvenire agricolo dell'Italia .e lo affer- . . mò in un lavoro a cui teneva molto, ma è che rfmasto tuttora in'edito: La Grande Madre Italia. Lascia pure incompiuto un ron1anzo: Marcellina. Pròvvederanno i figli perchè non vadano perdute queste opere di un forte intelletto, che non aveva ancora espresso tutto quel che poteva dare, certamente.
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