la critica politica - anno III - n. 3 - 25 marzo 1923

• 116 LA CRITICA POLITICA genere, fatti o da farsi in dipendenza della guerra, accertando le responsabilità morali, giuridiche, amministrative e politiche. Or se si pensa che le spese di guerra ammontano a varie decine di miliardi è facile vedere quanto vasto fosse il compito della· Com1nissione. Un' indagine accurata ed esauriente di tali spese avrebbe indubbiamente richiesto molti anni di lavoro, e forse alla fine la maggior parte dei parlamentari chiamati a farne parte non sarebbero stati più tali e molti sarebbero passati nel numero dei più ! Questo, secondo noi, il difetto fondamentale dell' istituzione della Commissione, giacchè in conseguenza di esso son derivati tanti inconvenienti : difficoltà di indagini testimoniali a distanza di tempo ; difficoltà nel· ricercare i documenti appartenenti ad enti creati durante la guerra e poscia scomparsi; diversità di criteri nell'apprezzamento dei fatti dipendente dal mutare delle condizioni economiche, sociali, politiche etc.; cambiamenti nella composizione e nella direzione sia della Presidenza che dei componenti la Commissione, sia del personale di segreteria. E tutto ciò ha portato altresì come conseguenza che sia gl' interessati colpiti dall'inchiesta, sia il pubblico abbiano spesso, erroneamente, accusata di parzialità la Commissione o alcuni dei componenti di essa, attribuendo loro fini partigiani o asservitnento a gruppi politici e finanziari. Nulla di più falso di tali accuse, ma ci sembra che il fatto stesso della loro frequenza abbia turbata la serenità dell'ambiente necessaria ad un obbiettivo accerta1nento dei fatti. La stessa divisione in varie sottocommissioni, indispensabile data la mole ingente di lavoro da compiere, ha di necessità portato differenza di criteri sulle indagini, che non hanno potuto non ripercuotersi nell'apprezzamento complessivo da parte della Commissione plenaria. Senza dire che appartenendo i componenti a tutti i settori della Camera varia1nente distribuiti nelle sottocomn1issioni, assai spesso si sono dalla stampa e dalla pubblica opinione attribuite ad infl_uenze politiche le indagini a carico di ministri, uo1nini politici, gruppi finanziari, supponendosi che i componenti delle Sottocomrr1issioni si ri-- volgessero contro avversari politici ·ed a fine partigiano. Ma ciò che ha reso ancor ·più difficile il compito della Commissione è stato il fatto che essa oltre che tendere all'accertamento di responsabilità politiche, morali ed amministrative, doveva inoltre accertare e proporsi recuperi a favore dell' Erario in danno di tutti coloro che avessero indebitamente od eccessivamente lucrato. Ora io credo non si possa non riconoscere, qualunque giudizio si voglia portare sulla opportunità o meno di procedere a tali recuperi, che una Commissione parlamentare non è l'organo più adatto a tale scopo, a meno che essa non avesse potuto esplicare il proprio mandato in un maggior tempo. Invece la legge istitutiva della Commissione limitava ad un anno il termine per la presentazione della relazione al Parlamento e tale termine fu poscia prorogato per poco più di ·un altro anno. D'altra parte più sopra si son rilevati i Bibl"oteca Gino Bianco

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