la critica politica - anno III - n. 3 - 25 marzo 1923

. . LE INCOGNITE DELLA POLITICA ECONOMICA 111 Il cominento ufficioso ai pro·vvedimenti dichiara esplicitamente che l'Ansaldo verrà a decomporsi in più società ; che finora se ne sono staccati il gruppo Cogne-Aosta, il gruppo navigazione e cantieri, ed il gruppo artiglierie ; e che per il restante gruppo delle altre officine si procederà rapidarnente ad una generale revisione, col criterio di lasciar cadere quello che non è in grado di sopravvivere. A giudicare invece da quello che asserisce un competente ed autorevole difensore dei provvedimenti governativi, parrebbe che il grande sindacato verticale ideato durante la guerra, per cui si potesse entro Io stesso organismo partire dalla miniera per arrivare alla macchina n1ontata, dovesse essere mantenuto in vita, e che· il Ministero in tale materia non avesse alcun preconcetto. Per conto nostro, pur apprezzando le ragioni tecniche che hanno sedotto il Cabiati, seguitiamo a ritenere che il ·nostro paese non sia maturo per queste enormi concentrazioni verticali, e che esse valgano ad aumentare e 1noltiplicare i costi invece che a diminuirli ; ed è appunto l'esempio dell'Ansaldo e dei suoi risultati disastrosi che ci ha anche megiio convinti del pericolo di questi tentativi. Ma nell'annuncio ufficiale dei provvedimenti quello che ci ha più di tutto sorpreso e preoccupato è la forma dell'intervento per il gruppo Cogne-Aosta ed il silenzio completo sulla responsabilità degli antichi am1ninistratori. L'apporto di 70 milioni fatti nella forma dell'aquisto di circa metà delle azioni della nuova società Cogne-Aosta, mentre l'altra metà sarebbe rappresentata dagli impianti, ha trovato naturalmente i suoi difensori, ed ha trovato persino qualcuno, il quale parafrasando il comrnento ufficioso, ha magnificato questa forma d' intervento, con1e un atto coraggioso di politica liberista. Anche in questo caso, co1ne per tutti i dazi proibitivi, è sempre l'Inghilterra che deve fornire gli argomenti e gli esernpi ; e si cita il canale di Suez, le società petrolifere del Messico e della Persia in cui lo Stato inglese ha una larga partecipazione come azionista. Ma si dimentica semplice1nente che in tutti questi casi, come in altri simili si ., tratta di imprese all'estero, in cui l'interesse politico è superiore o per lo meno uguale ali' interesse economico, e che tuttavia lo Stato non può assumere direttamente in proprio nome per le complicazioni diplomatiche che ne potrebbero derivare; e si dimentica pure che si tratta, in generale, di affari buonissimi, di veri e ·propri impegni di capitali ad un profitto forse non immediato, n1a sicuro. Nel caso del gruppo siderurgico Ansaldo manca totalmente l'interesse politico, perchè nessuno vorrà affacciare il pericolo che il ferro di Val d'Aosta ci sia sottratto da qualche potenza straniera ; e manca ugualmente qualunque prospettiva non solo d' impiego fruttifero del capitale~ ·ma della semplice conservazione del capitale stesso. II Cabiati, assai più prudente· e realista, spiega molto chiaramente quale sia stata l'origine Biblioteca Gino Bianco

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