NOTE E COMMENTI 97 luzione completa. Il gruppo riformista è morto fin dal 1 novembre. Il gruppo ~grario - che era una formazione recentissin1a - si è pure sciolto·. Gli altri gruppi liberali, democratici, demosociali se non hanno preso analoga deliberazione è unicamente perchè non sanno che cosa combinare tra loro. Fondere le forze? Federarle in un organismo unico? E poi? Per rappresentare e per fare che cosa nel Paese ? A una concentrazione costituzionale la quale abbia possibilità di vita, e che cioè sia consentita dal capo del Governo fuori della Camera, inutile a pensarci. Entrare nei fasci iinpossibile perchè .... non li vorrebbero. Gli approcci e le trattative tra deputati dei vari aggruppamenti liberali e de1nocratici, durante la breve ripresa parlamentare non hanno approdato a nulla. Nessuno si è voluto impegnare. E con ragione. Salvarsi tutti insieme è impossibile. Come nell'equipaggio di una nave durante il naufragio, ciascuno pensa unicamente a se stesso! Nel Partito Popolare. Un altro gruppo in crisi gravissima -- e del quale preferiamo parlare a parte - è il gruppo popolare. Non solo non conta pill nulla, n1a non è nem1neno arbitro di se stesso. Il Partito Popolare è oggi un partito che deve obbedire, ossia un partito in sottordine, prono ai voleri del fascismo fatto governo. Ciò rattrista il segretario politico, che si trova in una ~itua~ione difficile e che di questa s1tuaz1one subisce tutte le conseguenze. Ma c'è poco da fare. Gli ordini che vengono dall'alto sono categorici. E intanto i dissensi aumentano· nel seno del Partito. Alcuni 1notivi della crisi del Partito Popolai-e sono stati cosl chiarai iotec.aGino Bianco 1nente esposti dal corrispondente del Popolo d'Italia (16 febbraio): < La 1nessa in onore del Crocefisso nelle scuole, il ristabilimento dell' insegnamento religioso, l_i'mpulso alle scuole cattoliche all' tstero, la lotta contro la Massoneria, l'epurazione della vita nazionale dalle correnti del vecchio e formalistico anticlericalismo sono avvenimenti storici, destinati a toccare profondamente le masse credenti e la stessa gerarchia eccl,esiastica. Il popolarismo si trova, co111e S. Paolo, innanzi alla luce ed è costretto ad un esame di coscienza che dovrà necessariamente avere importanti conseguenze poJitiche. · < In questi giorni si è poi verificato un fatto di grande influenza pratica, cot trapasso del Banco di Roma dalla presidenza del popolare Santucci aila presidenza del cattolico nazionale Boncompagni. E questo cambia1nento di poteri finanziari ha un'importanza vasta e profonda, poichè la grande banca romana controlla quasi tutta l'attività economica delle congregazioni e delle organizzazioni cattoliche in Italia >. La nuova situazione, gradita agli uni, è considerata impossibile dagli altri. La corrente di sinistra ha dato vita ad un proprio giornale: il donzani d'Italia. Intanto per prudenza e per evitare guai maggiori il Congresso. Nazionale del Partito, che era stato fissato per i priani del tnese venturo,. è stato rinviato ad aprile. Sempre della sistemazione delle nuove provincie. L' on. Acerbo, nel discorso pronunciato a Teramo il 4 corr. per incarico del Presidente del Consiglio, han ripetuto che le soluzioni accolte per la sistemazione delle nuove provincie potranno < essere anche rivedute in seguito, se sulla base di diretta
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