la critica politica - anno III - n. 2 - 25 febbraio 1923

82 LA CRITICA POLITICA La legislazione s'ociale sarà la sua arma. Il giolittismo non è un partito, nè un governo di partito ; amtnantando·si del più perfetto lealismo costituzionale, del più grande ossequio parlamentare, è una dittatura; politicamente, è la dittatura dello Stato su~ ceti urbani della piccola e media borghesia cui si contrappongono i ceti proletari in formazione ; economicamente, è la dittatura della burocrazia statale in favore dei giovani ceti ind i.tstriali del Nord contro i ceti agrari. Alla politica estera dei sogni avventurosi, Giolitti, coerentemente ai dati della politica monarchica, contrappone una politica di raccoglimento e di pacificazione. Due sono storicamente i dati del Giolittismo : I 0 ) incorporare il movimento operaio nel meccanismo statale, con una politica sociale di privilegio e di favore verso i ceti operai organizzati nel Nord e farne le riserve conservatrici della Monarchia ; · 2°) accaparrare sul terreno elettorale, sempre con una politica sociale di benefict, i voti delle masse cattoliche, prevalentemente rurali, ai candidati governativi. ALBERTOCAPPA COME SI FA LA PROPAGANDA DELLE IDEE In Italia non sappiamo fare la propaganda. Difetto comune, di tutti i partiti. Si pubblicano giornali e riviste, ma la loro diffusione - anche quando è rispettabile - rimane sempre ristretta al pubblico degli amici, dei convinti, dei simpatizzanti. Poche copie arrivano agli avversari, pochissime fino agli incerti e agli indi/ ferenti. All'estero - in Inghilterra, in Germania, e specie nell'America del Nord - la propaganda delle idee, politiche, filosofiche e religiose, è organizzata sistematicamente. Le pubblicazioni si fanno sopratutto perchè siano lette dagli ... . altri! Certe pubblicazioni si fanno giungere dovunque, a chi le vuole e a chi.... non pensa di volerle, specialmente nei luoghi di ritrovo. Chi partecipa ad un movimento non si lùnita ad abbonarsi al suo giornale o alla sua rivista, ma si preoccupa di far arrivar quelle pubblicazioni là dove altrimenti non arriverebbero, e dove potrebbero, se vi giungessero, essere lette, apprezzate, procurando nuove adesioni e consensi. Ebbene, un'opera che J1oglianzo suggerire ai nostri amici - se desiderano concorrere al movimento di idee che in Italia rappresentiamo - è quella di far arrivare la rivista al maggior nu'!lero di Circoli, di Associazioni, di luoghi di ritroi10 e di lettura, pagandone essi l'abbonamento. Ciò dovrebbe esser fatto in ogni località e per tutte le associazioni di lettura e di ritrovo ivi esistenti. La piccola spesa degli abbonamenti potrebbe essere raccolta tra amici e inviata a noi coll'indicazione dell'Associazione a cui la rivista deve essere indiri?zata. Provvederenzo poi noi - perchè la Rivista non ci sia respinta - ad avvertire che l'abbonamento è stato pagato. Raccomandiamo vivamente questo siste,na di propaganda a quanti tra i nostri ritengono che le idee che noi rappresentia;no meritino di essere conosciute e apprezzate. Dobbianzo imparare, anche in Italia, a far circolare le idee! BibliotecaGino Bianco \·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==