• ,t IL NUOVO GOVERNO ED I PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA 45 ma siccome non presumiamo di poter dire una parola definitiva su questione tanto complessa chiediamo soltanto che ci si dia un ordinamento completo, sta- . bile, sul quale riposare, giacchè col sistema dei ritocchi e delle riforme frammentarie non si va più avanti. Altrimenti val meglio, anche qui, come per la musica tornare all'antico. Gli altri accenni sulle riforme professionali degli avvocati, sull'abolizione delle giurisdizioni speciali e sulla legislazione in materia civile etc. sono nel1' intervista ministeriale troppo sommari per poterne trarre qualsiasi induzione. Su tali questioni il nuovo ministro nulla ha potuto dire di più che gli altri ministri e purtroppo, forse, non sarà, almeno per ora, in grado di fare di più. Per concludere : il fascismo che non aveva nessuna speciale visione del problema giudiziario, non sembra sia per realizzare in questa materia nulla di nuovo e di importante, tranne, forse, che in tema di soppressione di uffici giudiziari, e comunque si tratta di riforme già i:nature nella pubblica opinione. Tuttavia occorre rimanere anche qui in una benevole attesa, pronti a battere le mani se davvero « le rose fioriranno ». GIOVANNI PETRACCONE GLI INTERESSI AGRARI/ I primi provvedimenti tributarii del nuovo Governo (abolizione della nominatività dei titoli, assoggettamento all'imposta di R. M. con l'aliquota del 1O per cento dei coloni mezzadri e dei proprietarii che conducono direttamente o a mezzadria i loro terreni, revisione degli estimi catastali) indicano che malgrado le basi rurali del movimento fascista gli interessi industriali hanno fut- , tora una influenza ben più decisiva degli interessi agrarii. La proprietà fonI diaria in Italia contribuisce pochissimo oggi alle spese statali, ma sopporta quasi da sola le spese comunali e provinciali fuorchè nei grandissimi centri urbani: l'aggravio delle sovraimposte comunali e provinciali è molto superiore a quello che risulta dalle statistiche pubblicate dall'on. Matteotti. e tenute a base delle discussioni svoltesi in materia tributaria : ad esso occorre aggiun... gere anche le tasse sul bestianie giunte a limiti altissimi, con l'autorizzazione di applicare queste tasse nella misura del doppio del massimo stabilito dalle . tariffe provinciali. Questo stato di fatto deve esser tenuto presente per giudicare i nuovi gravami fiscali dello Stato a carico dell'agricoltura, che lamenta giustamente l'eccessività dei carichi tributarli imposti dalle Provincie e dai Comuni : prima di introdurre nuovi carichi a favore del bilancio statale, bisognava alleggerire quelli a favo re degli enti locali e.... delle Casse per gli infortunii agricoli, che inizialmente si limitavano a poche lire e salgono ora a centinaia di lire. (Nell'Umbria da un contributo di lire 1,33 per ogni cento scudi di estùno si è saliti a lire 8,30 nel volgere di tre q,nni). Chi conosce le vere condizioni dell'agricoltura in questo momento delicatissimo di ribasso dei prezzi, non può plaudire ai provvedimenti tributarli·· del Ministro De Stefani: l'agricoltura per intensificare la produzione (necessità fondamentale della vita italiana) ha bisogno che la pressione tributaria decre• sca, e che il pareggio del bilancio statale si raggiunga attraverso le economie. BfbliotecaGino Bianco
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