4 LA CRITICA POLITICA Il segretario politico del partito popolare personalmente è un sincero fautore delle autonomie locali e vede in esse l'ordinamento nuovo dell'Italia, rna non ha potuto trasfondere questo suo convincimento personale nell'azione del suo partito, determinata invece logicamente dalla costituzione sua elettoralistica, e non ha compreso che per spiegare un'azione efficace in senso autonomista non bisognava mirare a Roma e da qui dettare legge all' 1,.talia. Il problema delle autonomie non è un problema che si risolva con un disegno di legge o con un decreto dittatoriale: l'autonomia se la conquista chi è capace di conquistarsela e di difenderla. Concepire le autonomie in modo diverso risponde alla n1entalità democratica e riformistica) propria di tutti coloro che vivono al di fuori dei processi attivi della produzione,. e cioè dei preti, dei professionisti, dei letterati e dei politicanti, per tacer d'altre categorie meno rispettabili. Di questa mentalità riformista il discorso di_Torino, è un _doctunento inequivocabile: tutti i problemi si risolvono con un articolo di legge. Il Senato per riprendere vigore deve essere eletto non in tutto ma solo in parte per decreto reale, e per il resto dai Com.uni, dalle Provincie, ecc. ; così con questa rifornia di un articolo dello Statuto si ripristina in Italia il siste 1ma delle due Carne- · re, e si n1igliora il costume politico. La Camera dei Deputati, per rispondere fedelmente al Paese, deve essere eletta non con il sistema del collegio uninominale, ma con quello della rappresentanza proporzionale, e la proporzionale ci darà una Camera buona perchè costringerà il Paese a inquadrarsi in partiti. E se questo non basti, accanto alle due Can1ere si istituiranno i Consigli nazionali tecnici incaricati della elaborazione tecnica delle leggi sulla scorta dei principii fissati dalle Camere. Con questo metodo (Rivalutazione del Senato - Mantenin1ento della proporzionale - Istituzione dei Consigli tecnici) la vita parla1nentare sarà « ricostruita » in Italia. Tutte queste sono teorie astratte, prive di 'ogni concretezza : per riformare e rinnovare la vita politica in Italia - e altrove - nessun decreto e nessuna legge serve: bisogna rinnovare l'educazione spirituale e morale degli uomini, non la legge e tanto meno la procedura elettorale: e questo rinnovamento del1' educazione spirituale non si ottiene con le prediche, all'efficacia delle quali oggi forse non crede più neppure Enrico Ferri, ma e on una complessa opera di. trasfòrmazìone econom-ica, che metta al primo piano nella vita sociale i produttori.. , Biblioteca Gino Bianco
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