20 LA CRITICA POLITICA perchè esso concorra direttan1ente o col mezzo delle Banche di e1nis~ sione ad assicurare il pagamento dei loro crediti. Un altro caso : le vie fluviali nella bassa valle del Po, su cui tante speranze si erano concentrate per il risveglio del commercio adriatico, sono completamente abbandonate dal traffico ; e si scopre che questo inatteso abbandono deriva dall' au1nento spaventoso del costo dei trasporti, che supera ormai, ed in misura sensibile, quello delle ferrovie. Dato che si tratta di una forma di trasporto lentissimo, che deve cercare soltanto nella sua maggiore economicità una r~gione di preferenza, parrebbe logico che, dopo tale constatazione, tutti gli sforzi fossero diretti all' unico scopo di ridurne i costi. Invece al sol~to si batte la strada opposta, e si chiede che lo Stato au1nenti le troppo modiche tariffe ferroviarie, o che compensi con un premio i trasporti fluviali, i quali in tal modo ridiventerebbero economici a spese di tutti i contribuenti. Un'altra volta sono i produttori di lignite della Toscana i quali no~ potendo reggere alla concorrenza del carbone inglese, do1nandano il trasporto semigratuito fino ai mercati di Lombardia, in modo che lo Stato, esercente le ferrovie, _dovrebbe_ rimetterci almeno 25 lire per ogni tonnellata di lignite trasportata. Chi impiega i propri capitali nell'industria seguita 111 tal modo a con- · cepire lo Stato con1e un padre benefico, il quale non solo deve assicu- · rarlo contro ogni perdita, ma deve garantigli anche un minin1u1n di profitti. Così se un gruppo di industriali otteneva un dazio protettore tanto alto da permetter loro di seguitare a produrre a costi assurdi, rifacendosene liberamente sui consu1natori, le altre industrie, danneggiate da questo elevamerito artificiale dei prezzi, non se ne preoccupavano, perchè erano sicure di poter ottenere una protezione più alta, od un premio di produzione che le ripagasse ad usura di quel danno, oppure una commessa di Stato senza gara con concorrenti stranieri ed a prezzi altamente · rinumerativi. Si era stabilita così fra i vari rami d' industria e fra le industrie e le banche una solidarietà di cui lo Stato pagava sempre le spese e si erano create alcune gigantesche concentrazioni verticali d' industria,. che non avevano per i~copo la diminuzione delle spese generali ed una migliore disciplina della produzione, ma soltanto la certezza di potere sfruttare più completamente i favori dello Stato in tutti i loro gradi ed in tutte le forme. * * * Ma tutto questo era possibile finchè, lo Stato avendo una larga disponibilità di danaro ---! buono o cattivo eh' esso fosse - era indotto a cedere facilmente alle pressioni d' interessi coalizzati, considerando questa sua debolezza e questa sua .genèrosità come un mezzo per assicurare la tranquillità al paese, nell' illusione che in tal modo si potesse superare senza scosse troppo gravi il periodo più acuto della crisi. BibliotecaGino Bianco
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