O PACE FRANCESE O GUERRA-EUROPEA 17 Governo francese, perchè nessuno può a priori valutare i limiti e il carattere della resistenza gern1anica ? Il Governo italiano dopo il fallimento delle trattative di Londra avrebbe dovuto .assumere un contegno categorico al convegno di Parigi, il quale per l'atteggia1nento decisivo assunto da Poincaré e da Bonar Law, con opposti criteri, ha avuto il ca~attere di un vero e proprio consiglio di guerra. E in fatti come conseguenza si è avuta una marcia militare. Due sono le ipotesi che si affacciano con l'occupazione francese del centro carbonifero tedesco : o una rottura definitiva franco germanica, o un accordo. Nel primo caso la Francia tenterà spezzare qualsiasi capacità industriale della Germania per imporre la propria egemonia ; dovrà cioè rovinare economic~mente la Germania. E allora la rovina economica anche dell'Italia è assicurata, perchè l'offerta di un illusorio vantaggio alla minuscola siderurgia italiana sarà compensata con la disorganizzazione inevitabile di tutta la nostra vita econo1nica. Nel secondo caso, l'accordo fra il sindacato siderurgico francese e quello gennanico porterà ad un monopolio_ continentale, e quindi il danno del nostro paese è assicurato perchè il nostro vantaggio può derivare soltanto da una concorrenza fra produttori e produttori continentali. Gli avvenimenti intanto precipitano, la resistenza tedesca stimola i propositi aggressivi della Francia, mentre lo spettro della guerra riappare nell'Europa sconvolta; se è prematuro ogni giudizio definitivo è però giustificato il maggiore pessimismo per la tutela e la garanzia degli interessi italiani, presenti e futuri. ALFREDO DE DONNO .. CRITICI E .... < CRITICA > • Nel Resto del Carlino del 7 Rennaio un egregio signore di cui il nonie stesso ci era ignoto (nessuna meraviglia per ciò ora che gli uomini nuovi d'ogni parte spuntano come funghi su belli e maturi) dedica a noi un intero articolo di terza pagina. Un articolò per dire : che siamo appena quattro : che le· nostre idee sono niente affatto interessanti; che facciamo del regionalismo la chiave di soluzione di tutti i problemi economico-sociali delf ora con la stessa tendenza mentale con cui altri nel passato fecero di volta in volta capostipite di tutti i problellti ora il suffragio universale, ora il divorzio, ora la rappresentanza proporzionale; per concludere, infine, che siamo fuori dell'attualità giacchè rimastichiamo vecchie teorie sepolte dalla storia. Grazie tante I E allora perchè tanto interessamento f L'egregio collaboratoré del Carlino poteva anche risparmiarsi il fastidio di occuparsi di noi e impieg·ar meglio il suo te11ipo. Veramente quest'interessamento a far sapere che.... non siamo interessanti è strano. Tanto più che più di un giornale e d'una rivista, in Italia e anche all'Estero, hanno creduto in questi giorni di segnalarci_ all'attenzione del loro pubblico. E noi, in attesa sempre di critici che ci conibattano per le nostre idee e non per quelle che può far piacere attribuirci e coi quali discuteré, ce ne compiacciamo. Che s' incolliinci a sentire che certe idee nostre, che si pretende sepolte dalla storia, stanno per entrare decisamente nell'attualità f È possibile. BibliÒteca Gìno Bfanco
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