14 LA CRITICA POLITICA dronanza dei n1ari trionfahnente conquistata con la sco1nparsa della flotta gerrnanica. Ma per un paese co1ne l' Italia che ha per esistere sopratutto bisogno di sentirsi sicura per le vie marittime, dopo di aver raggiunta una sufficiente linea di sicurezza continentale, e che per alitnentare la vita incerta delle proprie industrie per 1nancanza di n1aterie pritne ha bisogno di usufruire della concorrenza degli altri, fonda1nentale interesse è di collaborare e di pro1nuovere la ricostruzione econon1ica europea, di contribuire senzà restrizioni mentali ad una politica di pace, perchè l'Italia vive e prospera soltanto con la pace. Non c'è avventura di guerra al di là dei confini nazionali che abbia sinceran1ente giovato agli interessi 1nateriali e 1norali dell'Italia; al di fuori delle lotte per raggiungere l'unità nazionale, che è quanto dire fonnare e individuare il proprio organisrno politico) I' Itaìia non può nulla_sperare ed ottenere da una guerra. Per la sua costituzione economica e den1ografica, per la sua posizione geografica, per la sua destinazione di mediatrice dei n1aggiori scan1bi com1nerciali fra l'Oriente e l'Occidente, fra il rnar del Nord e il bacino del Mediterraneo. Naturali alleate dell'Italia sono quindi tutte le nazioni che hanno in- ·teresse 8: non turbare la pace europea e a lavorare per la riproduzione delle ricchezze continentali. Ogni distruzione di ricchezza che è un d~nno per tutti è un danno raddoppiato e triplicato per l'Italia, che è relativainente la più ricca di braccia e la più povera di prodotti naturali delle grandi nazioni dell'Europa e del mondo. Non c'è allora per noi politica positivamente ricostruttiva che non sia-una politica di pace e di pacifi- . caz1one. Il seme di questa politica avrebbe dovuto essere gettato alla conferenza di Washington e sviluppato nelle seguenti adunate europee. A Washington Giappone Stati Uniti ed Inghilterra hanno raggiunto felicemente un accordo per il Pacifico e hanno potuto reciprocamente ottenere una riduzione delle flotte militari. Analoghe pro1nesse hanno fatto la f rancia e I' Italia 1na non hanno ratificato i loro i1npegni. Perchè la Francia si rifiuta di litnitare la sua flotta? essa ha un esercito di terra . doppio di quello delle altre più grandi potenze, ed anche della Russia in relazione alla sterminata estensione di questo paese, per quanto l'esercito russo sia anch'esso sproporzionato ai reali bisogni difensivi del territorio nazionale ; 111aanche la politica del Governo bolscevico ha la sua logica imperialista. La Francia, dunque, che non ha altro ne111icoapparente che la Gennania, ammesso che debba conservare con1' è il suo esercito, data la sua politica, non può giustificare la conservazione e l'aumento della sua flotta, perchè la Germania non ha flotta. Contro chi è rivolto il suo arn1amento navale ? ~ontro l' Inghilterra o l'Italia. Ma l'Inghilterra ciò nonostante ha ridotto la sua flotta e pressocchè s111obilitato tutto il suo esercito, quindi non ci pensa a pren1unirsi co1-1tro la .Francia. L'Italia allora non riduce la sua flotta perchè la Francia non riBibliotecaGino Bianco
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