La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 36 - 17 settembre 1908
32 siasmi. Noi siamo alla tavola, al benessere, al comfort. Noi vo- gliamo intellettualizzarci e vivere e morire nella gioia di vivere. Con voi si è nella superstizione. Voi aspettate di bere il frutto della vita al banchetto messianico. Noi diamo la preferenza al valpolicella, al barbera, al chianti, al pranzo della vita reale. Voi vi contentate delle illusioni che inducono le generazioni che si succedono a sperare nel meglio. Ohimè! l'illusione non è più con noi. Noi non vogliamo spe- rare. Esigiamo nè il meglio, nè il peggio. Vogliamo il tutto. La nebbia non è più per il nostro stomaco. Voi siete credenti, noi siamo increduli. Non ci occorre Cristo per andare alla uguaglianza. Basta la no- stra volontà tenace, in voi è l' ispirazione religiosa che vi pasco di ubbie, in noi ò la coscienza dei nostri diritti. Voi siete in lotta con le contraddizioni. La vostra concezione .sociale è uno stupro mentale, coma quello del conte di Mirabeau, trasformato nel si- gnor Riquetti. Rientrato in casa e creduto dal cameriere per uguale, il conte lo ha preso per le orecchie e gli ha detto: — Per te, gaglioffo, sono sempre il signor Conte. Così voialtri. Giù dalla nostra piattaforma sareste sempre gli schiavi di Cristo — il quale aveva por soluzione della vita che i ricchi dessero il superfluo ai poveri (t). Noi invece siamo in guer- ra con tutti per l'abolizione dei ricchi é dei poveri. Luigi Lambert • (1) Quod superesi, date pauperibus. C'è un altro scandalo giornalistico. Il Brasile voleva fare quarantamila lire di abbonamenti alla Vita, se Luigi Lodi, suo direttore, si fosse impegnato di pubbli- care articoli di suo gusto. Luigi Lodi ha rifiutato il mercato. Ma c'è stato un altro che si è affrettato ad accettarlo. Chi è? PAOLO VALERA. Dtrettore. GALIMBERTI GIUSEPPR. gerente reponsabtle atab. Tipografico Galimberti, Poniti e C, — Via 5. Pietro all'Orto 98, Iftlarie
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