La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 35 - 10 settembre 1908

9 atri che erano senza denaro e li spedì alle frontiere ove già erano in formazione le bande che prima Invasero il territorio pontificio. Noi intanto aspettavamo. Ottobre. — Quand'ecco piomba in mezzo a noi come fulmine, la notizia dell'arresto di Garibaldi a Sinalunga. Ravà avvisò Ber- .zieri che tutti i volontari che si trovavano in Firenze dovevano trovarsi-la sera in Piazza della Signoria. Non mancammo al con- vegno. Qui cominciò un'imponente dimostrazione iniziata parti- colarmente da tutti i volontari garibaldini che in quell'epoca e- rano in buon numero nascosti in città. Verso sera la dimostra- zione.assunse un carattere rivoluzionario: fu tentato l'assalto a una bottega di armaiuolo e furono persino iniziate le barricate. Tratto tratto si sentiva qualche colpo di arma da fuoco. Nella confusione io perdetti di vista Berzieri e, mentre spinto dalla euriositàstavo, attra- versando un viottolo oscu- ro per giungere in una strada vicina, donde veni- va un rumore di fucilate, mi trovai afferrato da due guardie di pubblica sicu- rezza che mi intimarono l' arresto e, dopo avermi perquisito sul posto stesso, mi trassero per viottoli re- moti alla questura, ove tro- vai altri due giovani roma- gnoli garibaldini pure ar- restati, ma che non cono- scevo. Dopo mille interrogazio- ni, alle quali risposi alla meglio dicendo di essere a Firenze a scopo di studio, malgrado mostrassi il pas- saporto, un delegato si pose a scrivere il mio nome, co- Dott. Luigi Musini. gnome, residenza, ecc., e quindi, dati alcuni ordini, mi teco condurre sotto buona scorta, insieme ad altri, alla stazione. Fummo posti in un vagone di seconda: le guardie si assisero una ad uno sportello, l'altra all'altro ed attendemmo la partenza. Dopo due lunghe ore nelle quali io pensavo meco stesso alla se- rietà del caso, il treno si mise in moto. Per quante volte io ten-

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