La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 34 - 3 settembre 1908

6 « Sentì benissimo in che senso piegherebbe l'insurrezione di Milano, e ad impeffire la reOubblica furono diretti gli atti dei ministri e ligi suoi. « Questa e non altra fu la causa di quegli andamenti tortuosi, di quelle promesse mentite che in molti ingenerarono il concetto d'un tradimento ». Lo storico non potrebbe essere più chiaro. 11 17 luglio 1818 — il giorno stesso in cui a Torino si promul- gava l'ultimo decreto di fusione, quello relativo a Venezia — Cat M Alberto sconfitto, sbaragliato a Custoza, ripiegava con l'e- sercito in completa rotta sopra Cremona.- « Ma — scrive Edoardo Pantano — avendo smarrito il cervello di capitano, non il bernoccolo di gesuita, faceva fermare per due ore le truppe in piena ritirata onde ascoltare in un eremo la santa messa e cantarvi le litanie col suo Stato maggiore. A Milano intanto gli emissarii del re suscitavano con turpi ma- neggi la diffidenza verso le più note individualità della parte de- ntocratica, additandole quali complici dell'Austria. Ad ingigantire i sospetti era stata creata una speciale Polizia di Stato delegata « a scoprire le corrispondenze che potessero a- vere nell'interno gli esterni nemici ». La componevano Fava, A- rese, Modignani. Ma per quanto si adoperassero non fecero cF.e un'unica sco- perta, e questa fu alla vigilia della caduta di Milano. scopersero le trattative per cedere Milano, intavolate se- gretamente da Carlo Alberto con Radetzky, mentre il « magna- nimo » dichiarava apertamente di voler difendere la città. Così quel consesso creato per invigilare onde il tradimento non s'infiltrasse nelle file del popolo, non poté constatare nella popo- losa città che un solo traditore: il re. I re aveva annunciato solennemente che correva a difendere Milano; Mazzini, all'udire questa novella, presago dell'imminente tradimento, disse a Fanti: « Apparecchiatevi alla difesa come se l'esercito piemontese venisse per andarsene». Mazzini conosceva troppo bene il re. «I raggiri e gli inganni raddoppiarono. « La parte più eletta e virile della gioventù — narra Pantano — era tenuta lontana: a Brescia con Griffini, a Bergamo con Ga- ribaldi. « Si esagerava il pellicole. I figli stessi del re, parlando coi capi della guardia nazionare, parlavano della opportunità della resa. « Il, giorno 2 il Comitato voleva alzare le barricate a titolo di difesa: lo si impedi.

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