La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 34 - 3 settembre 1908
14 natore della Adlervilla, cioè, Villa dell'aquila, palazzina imperiale poco lontana da Berlino. Sotto la sua direzione, quel palazzo era divenuto una gran casa di ritrovo per i nobili ai quali pia- cevano le soirées in compagnia di soldati del reggimento dei co- razzieri della guardia, in divisa, o in abiti di signore. Vestivano come dame anche parecchi nobili. Fra tutti primeggiava Hohenau, generale prussiano, discendente morganatico d'un principe della famiglia reale, che aveva nome Alberto, esiliato per i suoi turpi costumi. Non mancava in questo testimonianze l'ingenuità; e uno dei — Quell'imperatore del mio i Moltke! Ilard&n: — Proprio, i lui, quest'onta della Germania... nobile! soldati disse che finalmente si erano proibite quelle tresche. Su di ciò, ridendo anche i giudici, il teste spiegò che solo si erano proibiti i calzoni bianchi, indumenti che in quel reggimento si ritenevano per segni di buona voglia da parte di quelli ch'erano pronti a soddisfare i desideri dei superiori. Non tutti però erano così; un'ordinanza del Hohenau volendo in ogni modo sottrarsi alle tenerezze del padrone, fece reclamo al ministro della guerra,
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