La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 32 - 20 agosto 1908

che alle Assise è andato con precedenti che fanno rabbrividire e con una condanna massima scontata di 15 anni. Il Pubblico Mini- stero Panighetti` lo ha annerito con la sua fantasia di giusti- ziardo riassumendolo come un delinquente di professione. Agostino Grianta, lungo, assecchito;con spalle atletiche e mani scheletriche, dalle dita che parevano tentacoli di ferro. In piedi dava l'idea di una figura macabra. Faccia-voluminosa e di colore giallastro. Carriera come quella del Coturno. Contava venti anni • di galera senza sosta. ' Enrico Chiusura, grassatore e assassino come gli altri, ma di natura indolente, fiacca, incapace di togliersi dalle avventure criminose per vivere senza l'aiuto di qual- cuno. Era calvo a quaran- t'anni. Nervoso, fronte leg- germente bombeggiata, oc- chi inquieti, naso con tre- miti alle pinne. Al di sopra della statura medià e piut- tosto grosso. Il germe della delinquen- za gli è stato iniettato dalla Generale di Torino '—la fabbrica dei ladri e dei sanguinari d'Italia. Vi ha imparato l'inettitudine, Pinfingardia. La caserma lo ha completato. E' uscito un vagabondo che ha II- Ayostino Gri tinta . nito col grassare e col farsi condannare a dieci anni di reclusione. Conti Calimero meritava un po' di compassione. Figlio della ruota milanese, a 14 anni era stato colto a rubare due pani. La povertà! ecco la colpevole. Condannato ha dovuto ricominciare la vitaccia del ladro fino alla condanna a sei anni di reclusione. Ha fatto di tutto. L'istrione coi saltimbanchi, il cantiniere in corso Romana, •il panettiere, il venditore ambulante, l'ozioso. Testa enorme, ca- pelli lunghi e grigi, baffi_ fitti e bianchi come la neve, collo • svelto e lungo proprio della persona alta e magra. Gerolamo Zanzottera, il forzato fuggito dal peniteniiario della Maddalena, non aveva, al tempo del processo, che' ventott' anni. Non era anche lui alle sue prime armi. In tre o quattro condanne

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