La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 32 - 20 agosto 1908
16 ,Non casa, non pane, non compassione nè per lei né per la crea- tura che porta in seno; eppure queste donne non hanno fatto male a nessuno, avranno disonorato tutto al più se stesse, se pure quello che hanno fatto è un disonore. E non hanno disonorato neanche la loro famiglia. E' passato il tempo in cui la colpa di uno era colpa di tutti, come nelle fami- glie feudali. Via questo vecchiume, via queste stoltezze ché costano tanti dolori, tanto sangue, tante lacrime. 'l'ornando ai fatti che commentiamo, il caso della Ceccacci e quello della Gianfelice, si assomigliano come due gocce d' acqua. Entrambe sedotte dietro promessa di matrimonio, entrambe ab- bandonate, entrambe reiette dalle famiglie, entrambe si sono date al lavoro per far vivere la creatura innocente che portano nel seno. Ebbene, in faccia a questa società dell'ipocrisia, ciò non basta a riabilitarle.... Accidenti, che cosa devono fare di più? Ammazzare o farsi am- mazzare, perchè la folla dei criminaloidi possa andare in corte di Assise ad applaudire ai Marra e compagni? Ancora una domanda agli scrupolosi tutori dell'onore delle fa- miglie, ai conservatori delle sante prepotenze maschili tradotte in articoli del codice: — Alle bambine della Elisa Gianfelice e della Lucia Ceccacci dovrebbe essere impedita la ricerca dell'autore dei loro giorni, e dello scempio morale e materiale delle loro madri? La risposta la dovrebbero dare i 250 bricconi della maggioranza ministeriale, ma essi hanno troppo bisogno dei voti dei preti per mantenersi alla greppia di Montecitorio I Ed ora possiamo al secondo caso. Qui siamo davanti ad un pervertito della più bell'acqua, di un teppista matricolato. Cesare Boccarini, senza tanti complimenti sventra la donna che non cede alle sue voglie e poi se ne torna tranquillo a casa con la coscienza -del buon macellaio che ha scan- nato una giovenca recalcitrante. Vedrete che quel tal pubblico troverà qualche cosa per applau- dire anche lui l Ah là prospetttva di due metri di corda appesa al collo, qual calmante ai furori bestiali di questi delinquentl che reciteranno la commedia alla corte d'Assise l'assiduo. Lo ezar viene.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=