La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 32 - 20 agosto 1908

10 che pensando alle sue nevrastie cerebrali. Come, voi, signor Co- laianni, deputato al Parlamento da sei legislature, avete potuto dimenticare che siete l'autore dei Tumulti e Reazione, avete po- tuto invernicare con nuovi colori il mostro della reazione ita- liana, il capo del ministero invaso dal demone della paura per mantenersi la fiducia delle alte sfere, il presidente dei ministri che ha sguinzagliata la violenza armata, l'uomo che ha milita- rizzato i ferrovieri, che voleva ristabilire il domicilio coatto, mu- tilare il diritto elettorale, imbavagliare la stampa, sopprimere la pubblica opinione, convertire gli stati d'assedio in istituzioni per- manenti? Come, voi, deputato repubblicano, sia pure all'acqua di rose, avete potuto unirvi alla reazione mortuaria d'oggi, per celebrare come liberale l'assassino di tanta gente, il carceriere di tante moltitudini, il di- struttore infame di tutte le leghe, di tutte le asso- ciazioni, di tutte le Uma- nitarie, di tutte le coope- rative (1), di tutti i partiti antidinastici, il livragatore di centinaia e di centinaia di giornali, compreso il Se- colo nel quale scrivevate, il Pietri che è andato sulle idee degli altri, come un macellaio, la figuraccia sanguinarle, che ha stron- cato le prerogative parla- mentari, mettendo sotto chiave i deputati e che ha fatto tuonare il cannone nelle più belle capitali delle provincie come un barbaro africano? Ve ne saranno grati i Muzio Mussi e tutti gli altri fucilati per le strade. Ve ne saranno grati i De Andreis, i Turati, i Carlo Romussi e i Don Davide Al- tario e tutti coloro che hanno scontata nei penitenziarii l'esplo- sione rabbiosa e velenosa di quella maledizione d'uomo che si chiamava Antonio Di Rudini ! (1) Più di cinque mila ne sono state soppresse.

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