La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 31 - 13 agosto 1908

25 ghetti da mille. Fra parentesi e con voce appena percettibile — ricorda Pippo — i concorrenti dovevano pagare — oh Dio, si! — una modesta quota di L. 2J. Al concorso furono presentati 253 lavori, il cui valore teatrale — come vedremo in seguito — fu stimato zero o poco più; ma che rappresentavano ali' incirca L. it. 5000 — la metà del premio. Continua Pippo a ricordare che, verso la fine del '908, una giuria, composta di dieci fra i più noti autori e critici dramma- tici d'Italia, pubblicò una estesa relazione per far sapere che nes- suno dei 253 lavori avrebbe potuto essere scelto per la rappre- sentazione stabilita dal programma, come condizione preliminare alla aggiudicazione del premio. Tuttavia, su 40 opere la giuria discusse, e di 9 di esse accennò estesamente pregi e difetti: e qualcuna delle 9 fu anzi giudicata <non infMore a molti lavori che riescono a superare — quale che sia —la prova della scena». Pippo — sollecitato a concludere— narra dunque che il premio non fu assegnato a nessuno. E che delle L. 5000 di quote di con- correnti (o giù di lì) il giornale La Stampa di Torino, costituiva un premio di L. 4000 — intitolato molto opportunamente a Gia- cosa — e da conferirsi.... A- chi? Ai nove segnalati nella relazione? Al migliore dei nove? Nemmeno per sogno! Da conferirsi all'au- tore della miglior commedia che sarebbe stata rappresentata — M 2 piazze, una delle quali Torino — durante l'annata 1906-07. Per cento e una ragione, non tutti i nove autori — sconosciuti del reato — poterono far rapprésentare la loro opera, nelle due piazze prescritte (qualcuno anzi aspetta ancora la suprema feli- cità di farla rappresentare in una) e — per un bizzarro caso.... comico-drammatico — si trovò appunto solo a concorrere al pre- mio Giacosa, l' amico Monicelli, col suo Viandante. 11 quale non aveva affatto partecipato al concorso Duse-Stampa, e non aveva perciò estirpato dal suo portafoglio le 20 lire di quota d'ingresso. Cosi avvenne che 250 Pippi abbiano preparato can le loro mani il premio a.... Paolo, e Paolo si è riso di loro ed ha ringraziato La Stampa di Torino. i • 11 Ma questa è un poco la sorte dei Concorsi drammatici in Italia, e peggio per gli ingenui che concorrono. Vedete un poco quello che succede d' un altro concorso bandito sul principio dell' anno da La maschera di Napoli. 11 bando promette L. 1000 in oro, all'autore della miglior opera, che provenga non pi,4 tardi dei 80 giugno, munita, naturalmente, delle 5 lirette di tassa... Benone! Eccovi le cinque lire, ed eccovi il copione, che ho meditati), svolto,

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=