La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 29 - 30 luglio 1908

2 non mi credo un traditore, come vorrebbe lasciar credere il Cor- riere di via Solferino, 28. Diamine, accettando il lavoro statale io non ho rinunciato ad essere cittadino. E che principio: ha lo Stato? 11 re che ha per finzione politica di costituire i Ministeri deve ridere sarcasticamente più di una volta. Più di una volta egli è obbligato a affidare le redini del potere a personaggi che lo hanno combattuto fino a ieri e per rovesciarlo. Che principii ha dunque lo Stato? Ha i principii delle società anonime. Vale a dire che non ne ha. I vincitori d'oggi sono gli oppositori di ieri. Ieri si andava vapore verso la reazione. Oggi si è in piena de- mocrazia. A chi credere? Il burocratico non può essere girella come lo Stato. Essere selliano per un periodo e cairoliano per un altro. Con Pellonx ieri e con Giolitti domani. Lo Stato poi, per chi ha studiato le:costituzioni moderne, non rappresenta il la di un individuo o di una coalizione di indivi- dui, ma il la della nazione. Cittadino come qualunque altro, sono io ribelle se la penso come la maggioranza o la minoranza del mio paese? *** E come non ho perduto, burocratizzandomi, il diritto di agi- tarmi pubblicamente per gli ideali maturati nella mia coscienza così non ho perduto il diritto di migliorare la mia condizione economica tutte le volte che i miei padroni statali sono sordi o non ml ascoltano o continuano e lasciarmi lavorarè nella miseria, Il Corriere l' ha su con i malcontenti e con gl'incontentabili.' Guardi in casa sua. Se i suoi redattori avessero gli stipendi della burocrazia italiana sarebbero già con la-penna iu mano per ac- copparlo. Ed è forse vero che siano a malcontenti e incontenta- bili? » Leggere la relazione della giunta generale del bilancio, pre- sentata dal precidente del consiglio e dal ministro del Tesoro, dove sono i provvedimenti per il miglioramento /economico degli impiegati civili delle'amministrazioni centrali e delle amministra- zioni dipendenti. La legga il Corriere. Che cosa dice il relatore Saporito? Pare un rivoluzionario della burocrazia, come è parso un rivoluzionario della morale quando ha portato in piazza le la- drerie di Nunzio Nasi. La si direbbe una requisitoria antistatale, se la forma fosse meno pacifica e le pagine meno documentate. Ci sono in essa tutti i sistemi delle grandi società anonime. Ri- mescolio di tanto in tanto degli organici per anmentarè lo sti- pendio dai favoriti e peggiorare quello dei negletti. Invertimento del concetto inglese: pochi, ma ben pagati.

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