La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 29 - 30 luglio 1908

23 Qualche ragazzo dalla sua l'avrà sempre. Il Quadrotta che adesso si rivela come un pensiero del socialismo cristiano, è un giova- notto di 19 anni, che ha fatto la seconda tecnica. Ma il pubblico che non sa nulla, lo scambia per un Daniele desideroso di but- tarsi nella fossa dei leoni. — E che dici,della Tribuna Sociale che si soppresse a Milano? — Conosco meno questo gruppo: so soltanto che i giovani che facevano capo Lla Tribuna non sono affatto ffiurriani, come er- roneamente ha stampato il Corriere della Sera. — E per tornare, a Murri, quali sono le tue previsioni. Sarà scomunicato? —Non so nulla; qualora lo fosse, Murri avrebbe un motivo di più per atteggiarsi a martire, ma non cambierebbe atteggiamento, rimarrebbe cioè nella situazione equivoca attuale, nè di quà, nè di là. —Ma potrebbe il Papa ricorrere a quest'arma della scomunica, per cose politiche? — Mio caro, io non so tosa intenda fare il Vaticano. Carlo Don Murri, che si proclama anticlericale, socialista, col suo contegno - ha dato più di un pretesto per la repressione. Siamo giusti. Nel vostro partito mettereste gentilmente alla porta quel compagno che si proclamasse antisocialista e facesse la terza parte di quello che Murri ha fatto nel suo partito. Non ti pare? Qui terminò il nostro dialogo. Ripensando al dialogo trovo che le osservazioni son più che giuste. Noi abbiamo bisogno di dare al paese una nota di s ncerità — anche se si traita di un prete. Ora Don Murri pro- clama ai quattro venti d'essere la personificazione della sincerità, ma di fatto non vive che dell'equivoco e per l'equivoco. Egli man- ca di coraggio. La sua intelligenza è annebbiata. E' vile. E ogni giorno lo diventa sempre più. Non è più con la chiesa? Lo dica una buona volta, e 'non prenda eternamente a gabbo il pubblico. A questo riguardo Angelo Crespi, l'apostata, l'involuto, l'uomo che ha trovato un maestro in Loisy per credere in Dio e nella Chiesa, è più •coraggioso di lui. Nessuno si meraviglierebbe domani di vederlo col collarino cle- ricale o nel saio del frate Melitone. Avanti I si faccia frate o prete, ma esca anche lui dall'equivoco. Le mezze figure, i mezzi caratteri, N schiene duttili, i lacchè di qualcuno ci disgustano. I Murri e i Crespi si buttino da qualche parte. I transfuga mascherati o truc- cati ci fanno schifo, L'abate Moine?.

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