La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 29 - 30 luglio 1908

13 La condanna enorme sollevò lo sdegno della cittadinanza, che protestò anche in pubblici comizi contro l' infamia giudiziarfa; ma le proteste non valsero e la Corte d'Appello di Bologna, agli undici del corrente mese, modificava lievemente la sentenza del tribanale, riconfermandola interamente pel Sabbionara, Ognibene e Bonfiglioli in anni 3, giorni 28 e L. 135 di multa, ed in anni 2, mesi 11, e L. 116 pel Franceschini, e in altri anni e mesi per gli altri imputati. see Frattanto, fra il processo del Tribunale e quello della Corte di Appello, accadeva a Crespellano un avvenimenio che gettò uno sprazzo di luce sulla causa. Fra i testi d'accusa prin- cipali figurarono nel pro- cesso le sorelle Beozzi, due giovani donne che furono dette, e si dissero esse stesse, le boicottate nell'a- more, per l'abbandono nel quale furono lasciate dai giovanotti del paese. Queste Beozzi, che erano state costrette a iscriversi nella lega, se ne erano pei allontanate, essendo guar- date dai leghiati con molta diffidenza, e perché figlie della servente dei carabi- Federtco Settinara nieri, e perché frequenta- condannato a 3 Grilii e 28 giorni, vano la caserma. ,Durante il processo le Beozzi, in compagnia del brigadiere De Luca, furono accolte ed ospitate nelle case Garagnani e Bortclotti, proprietarii di Cre- spellano. La Malia Beozzi si fidanzò poco dopo con un carabiniere di servizio a Crespellano, doVe del fidanzamento fu data un'interes- sante spiegazione. La Carolina Beozzi si ammalò poco dopo e morì all'ospedale di Bazzano per stomatite cancrenosa in seguito ad abuso di sostanze mercuriali; procedut,,si alla necrosco- pia, fu accertato che la giovane boicottata nth amore si trovava nel terzo mese di gravidanza e si riscontrarono pure i segni dal procurato aborto,

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