La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 29 - 30 luglio 1908

12 Egli con un Lungo e sapiente lavoro, aiutato ed ispirato dai pro- prietari, si assunse il compito di ridurre le organizzaziuni all'im- potenza, di spezzar loro nelle mani l'arma del boicottoggio. Alla sua rabbiosa solerzia non era forse estranea la donna, ma di questo vedremo in seguito.... Dopochè il brigadiere De Luca ebbe raccolti quelli che a lui e ai suoi superiori parvero i termini sufficienti dell'accusa, le cose precipitarono. La notte dal 21 al 22 novembre 1907 Crespellano fu invasa da tre squadroni di cèvalleria, da una trentina di carabinieri, dal commissario di P. S, Rossi e da tre delegati: I locali della lega furono invasi, i tiretti e gli armadii furono scassinati, i registri, le car- te, i documenti sequestrati. Diversi leghisti furono strappati dal letto, amma- nettati come briganti e con- dotti alle carceri di S. Gio, vanni in Monte a Bolo- gna; fra questi Franceschi- ni Giuseppe, Sabbionara Federico e Ognibene Archi- mede, che saranno poi gli accusati principali. Colui che architettò tut- to il processo fu il procu- ratore del re cav. Morosini Asquitu Storimele amico dei signori Gara:- condannato a 8 anni e 28 giorni. gani e Masetti, due dei più notevoli, anzi, i più. notevoli addirit- tura, proprietari di Crespellano. Comparvero nel mese di marzo di questi anno, in numero di ventinove leghisti di Crespellano al tribunale di Bologna, per rispondere d'una lista di casi d'imputazione che tvanno dalla let- tera a alla lettera v. Rappresentante del Pubblico Ministero fu il cav. Bagnoli, il quale fece una lunga e ferocissima requisitoria; difesero tutti gli avvocati socialisti, repubblicani e radicali del fove bolognese, fra loro si distinsero l'avv. Bentini e gli /avv. Scota, De Cinque e Origlio, che pronunciarono ammirevoli arringhe. Ma la valentia dei difensori non valse a smontare l'accusa ed il tribunale, composto dei giudici Galaesi, Tane() e Paternoster, condannò gli imputati a 52 anni di carcere.