La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 28 - 23 luglio 1908

27 Ah, basta di questi personaggi di cartone, di stoppa e di stracci, fatti su da una fantasia che trascendeva fino alla la- tria, fino a far credere che la leggenda povera fosse della sto- ria, fino alla ubbriachezza, fino all' esaltazione, fino al fanati- smo, fino al delirio dei Domineddio, dei Gesù, delle Marie, delle Pentecoste, belle Resurrezioni e delle altre baldorie chiesa- iuole ! Via Manzoni, via Lucia, via Renzo — via tutte le figure che non sanno stare che in ginocchio, a mani giunte, a biascicare orazioni. Vogliamo anime, temperamenti, caratteri, uomini e donne che ci fortifichino, che ci levino dalle bassure della vita baggiane- sca, che ci diano ricordi nobili e gloriosi, se dobbiamo conti- nuare ad ascendere dove la vita si purifica e si migliora nella vita. Zoliano. XXXXX>00<XXXXXX>O<XXXXX>O<XXXXXXXXXX>O<>C<XXX Le associazioni della stampa italiana non si occupano quasi mai delle questioni professionali che non siano i biglietti fer- roviarii, i banchetti sociali, i congrqpi internazionali o nazio- nali. C'è l'Algranati, per esempio, direttore dell'Avvenire d'Italia, che ha stampato al tempo delle rivelazioni, che il « caso Ac- ciarito non è un caso isolato » e ha dichiarato all'udienza del processo che ha luogo a Roma che ha « altri documenti in serbo a per accusare l'amministrazione carceraria. So bene Egli poteva tacere e nessuno ne saprebbe niente. Ma una volta che ha parlato e una volta che i documenti in serbo possono racchiudere tormenti, torture dolori, soffe- renze, ingiustizie inflitte a una o più persone, ha diritto di tacere? In nome della umanità maltrattata, violentata, punita ingiu- stamente, io credo di no. La teoria del silenzio darebbe ra- gione ai Caprino che possono essere ora magistrati e ora cit- tadini. La nostra è .una funzione pubblica. E chi trattiene documenti di utilità pubblica compie un delitto. , , .

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