La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 28 - 23 luglio 1908

Generale Medici. i6 I NIPISTATZ rlipzLÌ murn RrzA O tempi di un idealismo che il mondo non vedrà più mai! Tempi di fede, tempi d'entusiasmo, tempi d'eroismi inauditi, tempi in cui un uomo vinceva più battaglie che tutti i Moltke delle battaglie moderne. Tempi sublimi, in cui la gioventù pa- sciuta di canti lasciava le case, gli agi, i •padri, le madri, le a- manti, le spose, i lavori, gli studii, per andare malvestita, mal- nutrita, impreparata a ma- neggiare le armi, a morire sotto gli occhi del Gene- rale del Popolo, il leggen- dario signore che riassu- meva in se stesso i dolori e le speranze degli italiani che volevano frangere le catene austriache e bor- boniche e risorgere a vita nazionale. Siete voi, o camicie ros- se, che avete ricomposta la patria smembrata, che a- vete insegnato ai contem- poranei il superbo sacri- ficio e l'alta poesia di mo- rire per -gli altri, per la libertà di tutti, di morire per il benessere della gente dell'avvenire con le strofe alate dei Mercantini e dei M ameli sulle labbra! Beati »i, o anime grandiose che avete vissuto di una vita che non ha ritorni, che avete se- polto i cadaveri dei vostri compagni d'arme senza domandarne il prezzo, che siete ritornati al focolare decimati, sconquassati, mu- tilati, poveri come il vostro Duce, lasciando ai sopraggiunti le vittorie, le conquiste, i trionfi, i godimenti. Beatissimi voi, che avete dato all'Italia nuova un'anima senza egoismi, un'anima fatta di pensieri generosi, nutrita di ideali che sono la quintessenza di tutto ciò che c'è di puro e di elevato fra le aspirazioni di un popolo che vuole infuturare se stesso nella gloria immortale di dare tutto per nulla,

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=