La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 28 - 23 luglio 1908

13 Pasqua Venaruba era ancora la sua speranza. Nella segreta si pensa con commozione a colei che vi ha baciato. Egli la rivedeva come in un sogno. Uscito dal tremendo' periodo di prova della segregazione cellulare dopo 7 anni di inenarrabili torture, egli è diventato la preoccupazione degli alti burocratici della polizia e della politica che non volevano rassegnarsi a credere che l'atto dell' Acciarito fosse individuale. La sentenza d'accusa del novembre '97 aveva dichiarato non farsi luogo a proced&re contro Pietro Colabona, Cherubino Trenta, Ari- stide Ceccarelli, Ernesto Diotallevi, Federico Gudino, Ettore Sot- tovia, Umberto Farina ed, Ettore Veragnolo. Ma loro si son messi a lavorare l' ergastolano con le astuzie, con le lusinghe, con le promesse, con i tesori di Petito con la lettera falsa dell'amante, con l'annuncio che gli era nato un fi- glio. Chiuso nell' ambiente spaven- toso di San Stefano, un ambiente infame che divora la vita degli er- gastolani, che non restituisce che cadaveri, che su una moltitudine di 159 non ne ha lasciati uscire -vivi, in pochi mesi, che 92. l'Acciarito, non poteva che impazzire o appen- dersi. E' in questo intermezzo che l'ergastolano si sa padre e sente spa- simi, frenesie, bisogni prepotenti di domandare e ottenere la grazia. — Io ho un figlio — disse — non m'importa più di nessuno, voglio Il P. AI. Avv. De ectrolis. uscire dalla galera. Chi ha rivelato i supplizii è stato l'Avvenire d'Italia - un gior- nale clericale di Bologna, il cui direttore ha fatto parlare di sè pa- recchio tempo. Egli ha denunciato, autori di un complotto per indurre o ridurre Acciarito a rivelare i complici, il comm. Giu- seppe Canevelli, allora direttore delle carceri e il comm. Ales- sandro Doria, allora ispettore di turno. Ma dietro loro, nel complotto., per deporre l' anarchia ai piedi della monarchia, ci sono i Rudinì, i Pelloux, i Tofano, i Leonardi, i Caprino, i Bel- trami Scalia e gli altri malviventi dei dicasteri della pubblica amministrazione. Alfredo Angelelli — colui che direttamente o indirettamente ha comunicato i documenti al Rocca d'Adria, direttore dell'Avvenire d' Italia, per vendicarsi della gente che voleva lasciarlo solo nel

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