La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 26 - 9 luglio 1908
minoso. Egli non è la testa civica che rappresenti tutti, poveri e ricchi, di ogni colore politico. Egli è al Comune a provocare, a fare l'agrario, ad applaudire gli agrarli, a ringraziare gli agrarii, a difendere i liberi lavoratori armati di revolvers, a spaventare le autorità politiche perchè si comincino le retate in massa, a proteggere i crumiri, a pervertire l'opinione pubblica, a condurre i cittadini alla guerra civile. Se il Lusignani fosse un sindaco socialista, sarebbe stato desti- tuito sessantamila volte. Nè città nè governo avrebbero tollerato un incendiario come lui, al Comune. Conservatore fanatico, fega- toso fino all'ingiallimento degli occhi, odiatore di folle per abitu- dine mentale, ha ricevuto dal Facili un telegramma che gli ha ri- confermata la fiducia di Facili — il rinnegato! e • • Giuseppe Marcora è un mazziniano nato nel 1811, ha preso parte a tutte le campagne garibaldine, è nella vita pubblica fino dal- l' adolescenza, è al Parlamento dal '76, con qualche breve inter- ruzione, ma la questione economica non ha mai intorbidito le sue idee di patriotta unitario. Egli è rimasto con le ubbie, le sen- timentalità.e gli ideali del Maestro che ha rovesciato sui comu- nardi la prosa più virulenta e più incondiscente di quei giorni. Così non mi sono meravigliato di saperlo romantico anche sulla questione dell'indennità al presidente della Camera. É questione che ha tanto di barba, fritta e rifritta in tutte le legislature, in- cominciando dalla prima, quando era presidente l'autore del Primato. Se la presidenza della Camera deve essere aperta a tutti i le- gislatori è necessario che si dia al presidente una indennità par- lamentare. Il Marcora non l'ha respinta, ma ha voluto protrarla per la ro- manticheria di essere lui « a chiudere la nobile tradizione dei presidenti gratuiti a. Io che voglio che tutti i servigi pubblici siano pagati, che voglio l'indennità parlamentare per proletariz- zare la Camera, non gli sono grato di questa sua delicatezia. Io non arrossico a riscuotere il prezzo del lavoro compiuto. It • Siamo in pieno privilegio. Si tratta dei biglietti ferroviarii gra- tuiti e semi-gratuiti. Perchè, per quale ragione devono avere di- ritto al biglietti ferroviarii le consorti e le vedove dei cavalieri dell'ordine della SS, Annunziata? Che 00Eia hanno fatto, che ser- vigio hanno roso alla cara Patria? L'onorificcnsn concessa ai loro
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