La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 26 - 9 luglio 1908

18 Il forte di Makallè e i rioni d'Oltre Torrente non si espugnano con la violenza; le baionette uccidono, non convincono. Rinasce sul posto della rovina un' altra folla affamata e altre « furie di donne sfilano cacciando gli scalzi figli sol di rabbia armati Il problema si risolve diversamente: anzitutto col rinnovamento edilizio, poi con le condutture d'acqua, con la fognatura, ecc. Insomma si faccia che il popolo ami la sua casa e dall'amore alla casa deriverà l'amore alla vita. «11 popolo vuol essere divertito! • soleva ripetere l' imperatore Costantino, infaticabile nel fiaccare le ire del popolo col rumore dei divertimenti. Allora dai divertimenti il popolo traeva ragione di amore alla vita.... Era la corruzione dei cenai che salvava il principato. 11 popolo contrattava la libertà con l'estetica. D prin- cipe era tranquillo.... Oggi non più. La città nuova si stende comoda, ricca e sorridente; l'Oltre Torrente inquieto e irrequieto guarda le nubi che si addensano:e fumano lontano sui contrafforti dell'Appennino e pensa: A quando la grande tempesta distruggitrice? A quando? Il tuono rimormora cupo sopra le case ricche; nell' Oltre Tor- rente si vive faticosamente; il confronto esprime l'invidia. Dalla Parma vecchia parte veemente l' invidia di classe, dalla Parma nuova il disprezzo. Le due correnti si incontrano e si confondono in un turbine d'odio. Chi è che ha il coraggio di cantare Noi troppo odiammo e so/'ferimmo. Amate. il mondo è bello e santo è l'avvenire? Risparmiato i fiori; non è l'ora dell'amore; Parma è una fucina di saette; chi si sente così forte da pronunciare una parola paci- ficatrice? Silenzio. Le nobili energie popolari vengono tesoreggiate per una lotta sterile, e l'odio intanto sale, sale, e da fiumana si muta in in- nondazione. Quanti e quali saranno i travolti? L'Agraria inasprisce con una voluttà criminale il conflitto; essa ha fatto il possibile per far continuare lo sciopero generale in città poichè aveva stabilito di far arrivare e spargere per le cam- pagne — all'ombra di un movimento convulsionario — i crumiri- assoldati a caro prezzo nelle varie parti d'Italia; irrita e punge e non si' accorge che le provocazioni finiscono per ritorcersi contro i provocatori. La lotta nella campagna è selvaggia. Minacciano i contadini: « il grano cadrà nei solchi, il fieno mar. eirà nei prati ! • Il grano biondeggia nella pianura parmense e già

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