La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 26 - 9 luglio 1908
Virginio Com di - 13 FATTI E COMMENTI I tumulti di Parma. Oramai il forte di Makallè è passato ada leggenda proiettando su Parma un'ombra lunga e minacciosa ingrandita ai tificiosamente dalle notizie affrettate e dalla parola tonante dei difensori di questo fortilizio. Dov'è il forte? Nel- l' Oltre Torrente; cos' è realmente? Una strada disselciata affollata di popolani che si eccitano l' un l' altro alla resi- stenza annunciando fie- ri propositi. I difensori di borgo delle Carra alimentano i loro entusiasmi con una gran illusione e con una gran fede nella loro forza. Rammentate il mo- nito di Cristo? « O uo- mini di poca fede, non sapete che la fede fa camminare i monti? Così l' Oltre Torrente potrebbe ammonire la Parma nuova — poiché Parma si può conside- rare come divisa in due città: là nuova e la vec- chia, separate dall'am- pio letto asciutto, bian- ci eggianto di ciottoli, del torrente Parma — se vi fosse della fede in un pensiero. Ma ohimè, i due campi di battaglia in ciò sono pari; in nes- suno vibra la fede in un pensiero; tanto nel forte Makallè come all'Agraria vi è sola fede nella forza nuda e rude; il pensiero è assente.
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