La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 26 - 9 luglio 1908
12 alla Venaruba, amante di Arciarito, infame agente che ha pa- gato coi denari dei fondi segreti la « missione scellerata dell'An- gelelli, allurneur dei trucchisti che ha presentato PAngelelli a Pelloux, perché non è in carcere i Perché il Leonardi comunicava tutto al ministro di grazia e giustizia, 'perché il trucco era un af- fare ministeriale, perché tutti andavano a carpire i favori del so- vrano con azioni abbiette. E perché Beltrami-Scalia non è nean- che sul banco degli accusati se sapeva tutto e se fu lui a mandare il Doria a Santo Stefano? E stato lui è lui che si è dichiarato « contento della missione Angelelli? Che burocrazia che l'Italia! Non c' è legge per lei. (In bu- rocratico protegge l'altro. E quando qualcuno di loro è impigliato nella rete comune se la cava con la forza maggiore: l'ubbidienza ai superiori ! Doria,' secondo lui, aveva repulsione per i sotter- fugi, ma poi ha ubbidito o dovette ubbidire agli ordini superiori e ha partecipato al trucco. L'ordine superiore è al disopra del codice. Pare di essere in caserma con Pelloux. Allo stesso Ange- Mai si è corruscato il sangue il giorno in cui il Canevelli gli ha proposto di andaie dal Leonardi. Ma poi vi è andato perché ha dovuto ubbidire al suo superiore. Imparata la strada vi è andato anche da solo. I tipi del trucco o della missione Angelelli sono eminentemente italiani. Da noi la moralità pubblica non esiste. I nostri affari di Stato, la nostra giustizia, la nostra pubblica sicurezza, la dire- zione delle nostre carceri sono nelle mani dei Di Budini, dei Pelloux, dei Nasi, dei Beltrami-Scalia, dei Leonardi, degli Igna- zio Lombardo, dei Canevelli, dei Doria, degli Angelelli — tutta feccia, immondizia, tutta materia in suppurazione che infetta l'atmosfera sociale. Ministri e burocratici, via tutti: alla fogna! alla fogna! •• Bravo Vaillant! Così va bene. Egli è andato coi piedi sulla ragione di Stato che vorrebbe Impedire di manifestare l'or- rore di un popolo per il governo di un'altra nazione. Pareva di essere alla Camera del Comuni. A mano a mano che il socialista unificato raMmentava le stragi di Nicola II i de- putati rispettosi della rag.one di Stato strepitavano e volevano cogli assez ! assez ! Imbavagliare l'oratore. Ma la voce di Vail- lant ha signoreggiato il tumulto Indiavolato e lo czar, as- sassino! è andato, attraverso la discussone, in tutti i dipar- timenti della Francia. E' in quella Russia tutta irta di patiboli che voi mandate Il presidente della Repubblica! Dietro le salve che i cannoni vomiteranno in suo onore egli udrà l'eco delle fucilate che hanno massacrato il popolo. Lo czar è l'assassino dei propril sudditi!
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