La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

28 La Carolina circondò subito di speciali cure e preferenze la bella bambina, poi per avere un diritto su di lei, si presentò un giorno ad un compiacente parroco, e dichiarò che la Cesarina era nata... in Egitto, che era sua figlia, e che voleva battezzarla. Ti parroco non perdette tempo: asperse la fronte della Cesarina di acqua e sale, e la... benedisse. Da quel giorno la Cesarina fu figliadela Sartori. U-) Appena l'Hrcolani sortì di carcere, il questore di Napoli, oggi Prefetto di Roma, Colmayer, lo cacciò dilla bella città, insieme alla sedicente moglie, Carolina Sartori, ed alla figliuola di costei... Cesarina. Roma, l'eterna città, che ha esercitato — sempre in ogni tempo — un gran fascino sugli artisti, sui poeti e.- sui cavalieri.., d'in- dustrie ed arti affini, fu prescelta novella residenza della Caro- lina Sartori. E così nella nuova Capitale del Regno, la Carolina Sartori tentò di avere nuovi adoratori. Noi potremmo fare i nomi ai parecchi di questi, ma per la storia, basta ricordare che per un brevissimo tempo, persino Vittorio E- manuele II, volle conoscere e... godere la oramai matura Carolina. Vittorio Emanuele II., in materia di donne veramente non era molto esigente; era un vero cacciatore, che prendeva la selvag- gina ove la trovava, e gli piaceva sopra tutto di sentire sempre sapori nuovi. Le poche visite di re Vittorio a Carolina Sartori furono pagate con parecchi biglietti da mille, poi ogni rapporto fu troncato. La Carolina, che certo non disdegnava la prcitezione del primo re d'Italia, e più di tutto l'alta munificenza sovrana, rimase av- vilita dall'abbandono del re. Non si dette per vinta, e giurò vendicarsi con lo scandalo, e col ricatto. Una volta si fece arrestare al Quirinale, perchè, di prepotenza voleva salire alla reggia per parlare al re Vittorio; un'altra volta al Corso, fece radunare una quantità di gente, con gridi oltrag- giosi, mentre passava in carrozza Vittorio Emanuele. • sa. Intanto lhel 1876 la Sinistta andò al potere. Un giorno Nicotera, allora ministro dell'interno, si vide presentare a Palazzo Braschi la Carolina, la quale atteggiandosi a vittima politica e dicendosi perseguitata dalla pubblica sicurezza, invocava l'aiuto e la prote- zione di lui. • • •

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