La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 24 - 25 giugno 1908

, ANNO I. 25 Giugno 1908' N. 24 hil NUOVA COMMEDIA UMANA GIORNALE SETTIMANALE Direttore • P.A.CrIGO ST.A.7-4150Eit A ABBONAMENTO NEL REGNO - ANNO Le - SEMESTRE L. — Jn numero separato Can 10 IN PLATEA Sommario i II vecchio marchese Starabba può .essere morto — La lotta per la conquista dei seggi comunali — Ah, voi bricconi del con— tinente. Il vecchio marchese Starabba può essere morto quando il mio giudizio sulla sua figura parlamentare sarà in pubblico. Ma viva o muoia la nazione vedrà in lui un tipo triste della politica ita- liana, un intruso che è andato avanti come i burocratici per gli, anni di servizio, per i titoli nobiliari della sua classe odiosa. In trentanove anni di vita parlamentare egli è stato più volte mi- nistro e presidente dei ministri e lungo tutto questo periodo non trovate mai lo statista, mai l'uomo geniale, mai il legislatore. Egli è sempre il tirannello delle governing °gasami, una persona inverniciata di quella gentilomeria che impedisce di essere scor- tesi anche coi nemici più abborriti, un politicastro che tira in- nanzi cogli intrighi, con le coalizioni, con le dedizioni. Nei suoi concepimenti non è mai stata la nazione. Per lui lo Stato era la consorteria, la consorteria dalle piccole ambizioni, dalle piccole cause, dai piccoli rancori, dalle piccole asPirazioni. La composi- zione dei suoi ministeri è sempre stata un mercato di adattamenti, mai dell'omogeneità statale. Il suo cervello è rimasto nelle pastoie del gesuitesimo e del feudalismo. I pochi mesi della sua popolarità sono il risultato dello scrocco. Egli ha dimostrato un po' di sim- patia per la campagna morale che Cavallotti faceva contro Crispi e Cavallotti lo ha chiamato un galantuomo e un gentiluomo. Ma il plebivoro, il follofobo, il popolicida, l'anticristo delle moltitu- dini non poteva stare che nella pelle del cafone e dell'omicida. La pagina del '98 è sua. Il suo daltonismo politico e i suoi istinti polizieschi gli hanno messo sotto gli occhi una nazione di sobil- latori preparata a disfarsi della monarchia con una insurrezione. E ha fatto fucilare in tutte le vie e le piazze italiane, ha pian- tato stati d'aesedii in tutte le provincie, ha consegnato la vita

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