La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 24 - 25 giugno 1908

27 non avete fantasia per inventare qualche Cosa che giovi ai vostri bisogni, peggio per voi. Ma che i professionisti non deb- bano sentirsene offesi è goffo. Ora, dicono i reporters, ci sembra molto strano che l'esten- sore di detta istanza, per conseguire il suo intento come rap. presentante della P. C., creda opportuno giovarsi di un'afferma- zione calunniosa a danno di tutti noi, che, con la massima se- renità, abbiamo nei giorni del processo compiuto faticosamente il nostro dovere. Ancora più strano ci sembra poi che egli ripeta la balorda storiella del banchetto di Posillipo, accennata già in un disgra- ziato incidente, durante il dibattimento, dall'avvocato Romual- di, il quale con lealtà si affrettò, appena fatto l'accenno, a di- chiarare pubblicamente a tutti noi che essa gli era sfuggito inconsideratamente, fuori di ogni proposito di recare offesa alla stampa napoletana. Se valesse la pena di smentire tale storiella, si potrebbe ri_ cordare che quel banchetto fu offerto circa un. mese prima del delitto — e non già pochi giorni prima come asserisce l'istanza — dallo scultore Cifariello agli amici della sua giovinezza. E tra gli intervenuti, che furono pochi dei moltissimi invitati, appena uno era giornalista. Ma d'altra parte, se anche tutti noi avessimo partecipato al banchetto, non, è lecito nemmeno alla disinvoltura dell'estensore dell'istanza far credere che tale adesione avrebbe costituito debito di apologia verso l'uomo che qualche anno dopo sarebbe stato il protagonista d'un processo celebre. Sono piccoli e stolidi mezzucci curiali senza alcun dubbio: ma solo perché essi diventano vere e proprie calunnie, il no- stro decoro ci impone di respingerli sdegnosameute a. Se io trovo qualche cosa da dire nella protesta dei miei col- leghi napoletani, è che non è abbastanza sentita. Io avrei do- mandato o la prova dell'accusa o la ritrattazione pubblica. Non ci sone due vie per distinguere un diritto professionale, come quello di domandare il rinvio della causa a un'altra Assise, e una calunnia che inchiodo una mascalzonata, Il reporter della « Commedia

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