La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 21 - 4 giugno 1908

7 corrotto, le abitudini contratte nel sottosuolo morale che egli frequenta. Sono questi liberi lavoratori che, In cinquanta contro quattro, hanno aggredito De Ambris ed i suoi amici a No- ceto che han calpestato i corpi delle donne di S. Prospero e ferito con un colpo di rivoltella una giovinetta quindicenne. Sono costoro che, alloro» l'Internazionale incominciò a se- gnarne i profili in una sua rubrica, si raccomandarono a Tizio e a Calo, perché il loro medaglione non comparisse. Disonesti coscienti delle disonestà proprie ! E fra i disonesti, i violenti, i mentecatti, gli autoritari, tutta una coorte di gente nociva al consorzio civile, di gio- vinotti che saranno domani cattivi padri, come sono oggi cattivi figli, che saranno In ogni modo cittadini pessimi. Costoro si armano, scorazzano la campagna, offendono la liberta altrui pretendendo di difendere la libertà propria. Emulano i questurini, suppliscono alla mancanza di crumiri, portano a spasso la loro arroganza, finché non trovano l'uomo dai pugni validi che li fa rientrareAneLlimiti hAel- l'educazione civile. E sono ddle classi dirigenti, e lottano per conservare il proprio dominio sociale! La società, guidata da costoro, vedrebbe scambiata la ta- vola dei valori morali, lodate le disonestà, biasimate le virtù, ridotta la vita un una «battello, convertite tutte le case In postriboli, tutti i ritrovi in bische; svaligiate le ban.

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