La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 21 - 4 giugno 1908

Il educazione. Il suo precettore:- monsignor Charvaz, lo ha insac- cato letteralmente di religione. Religione appena apriva gli oc. chi, religione prima di mangiare, religione in chiesa, religione a spasso, religione a tavola, religione dappertutto. Per costrin- gerlo a rivolgersi continuamente all'Altissimo, il prelato gli ri- cordava che il padre — non il macellaio intendiamoci — non aveva dato l' ordine alT esercito di passare il Ticino, (25 marzo 1848) prima di avere supplicato il Signore a consigliarlo e prima di aver scritto sul suo li- bro di preghiere: « Sia fatta lavolontà di Dio! r Così si suppone che sia stato il Signore che lo abbia fatto abdicare. Di padre in- figlio, Umberto I è stato la vittima. Gli è andato nel sangue tutto il peso religioso dei Savoia e per colmo di sventura è stato tirato su da una madre più bigotta di Carlo Alberto e da un vescovo di Mondovì che lo terrorizzava fa- cendogli credere che fosse meglio la morte che il peccato. — Ah! si, prima la P.sa Clotilde Maria-Pia Marghtu i t a morte, figliuolo mio, -gli diceva la madre che assisteva a questi stupidi insegnamenti, prima la morte che il peccato! La passione religiosa: della famiglia reale va forse considerata come un trabocco di depravazione nel sangue savoino.. Più le carni dei Savoia sono state compresse e coercizzate alle asti- nenze dalle madri bacchettone e dai precettdri chiesaiuoli, e più la virulenza sensuale è scoppiata in loro con impeti che la religione non ha saputo frenare. Padre e figlio, Vittorio Enna- ' nuele II e Umberto I, trattenuti, violentati nei loro bisogni sessuali, hanno finito per precipitare di amorazzo in amorazzo come due Lantier qualunque. Hanno relegata la donna del ma- trimonio nella reggia, si sono fatti il nido accanto alla reggia e poi da una femmina all' altra sono discesi fino alle Her- colani. Pur essendo due tipi differenti, poichè l'uno era il re costi- tuzionale e l'altro sovente un violatore della costituzione, in