La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 20 - 28 maggio 1908
27 lavorarono pel trionfo di quelle idee che nella mente del citta- dino di S. Ginesio per la prima volta germogliarono o refirlsero. Così l'arbitrato internazionale — da Alberico Gentili intrave- duto in un momento di grande amore per l'umanità sofferente — divenne l'aspirazione dei maggiori uomini politici del mondo civile, l'aspirazione di quanti il mondo politico — che pure è cool vile — ha uomini di cuore. Per l'arbitrato internazionale ancor si lavora; ancor si combatte, perché esso è ancora di là da venire, come il regno della giustizia, ma verrà; e il maggior merito sarà di Alberico italiano. Mentre si attende il monumento all'autore del e De Jure Belli », un altro comitato é sorto tra gl'insegnanti egli studenti della Scuola Normale di San Ginesio, con a capo Alceste Murri, un uomo di volontà tenace, allo scopo di contribuire esso pure alle onoranze che si tributeranno ad Alberico. Questa comitato, in una circolare pubblicata sui giornali ita- liani e stranieri, fa a appello alle scuole di tutto il mondo perché in ciascuna di esse si formi un sottocomitato che, aprendo una sottoscrizione a soli centesimi cinque, voglia erogarli a conse- guire lo scopo prefissosi: quello di procurare i mezzi per istruirsi ai giovani di qualsiasi nazionalità che abbiano dato prova di animo franco, bello, generoso, e d'intelletto ricco di spiccate tendenze per qualsiasi nobile branca dell'attività umana». Bene. Così alle onoranze verso Alberico Gentili concorreranno anche le altre nazioni, anche quelle altre nazioni cui Alberico estese il beneficio del suo pensiero, il beneficio della sua opera. Così alle onoranze verso il grande cittadino di San G:nesio concorrerà anche il popolo minuto, anche il popolo minuto cui mirò, più che ad altri, Alberico. Tutti coloro che dall'opera di Alberico Gentili ritrarranno vantaggio diano i cinque centesimi che il nuovo comitato chiede. Cosi si metterà insieme una bella somma, e questa bella somma servirà per istituire borse di studio per tutti, italiani e non italiani, alle quali si darà il nome del grande cittadino nostro, del grande filosofo, del grande riformatore, le cui ossa, dal ci- mitero protestante della chiesa di Sant'Elena a Londra — ovo giacciono — sussulteranno di gioia. G. STIAVELLE. • Il prof. A. Marghieri, deputato di Amalfi, ha rivelato alla Ca- mera una pagina dei tribunali napoletani che fa disperare della civiltà. I giudici, secondo le leggi, non dovrebbero ricevere infor- mazioni nè dirette nè indirette da chicchessia. E invece i faccen- dieri e gli intriganti e l paglietta li circondano e parlano come in un tumulto e ciascuno fa loro sapere quello che vuole. Così le parti si contendono il loro giudizio in piena sala delle udienze prima che i giudici seggano !
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