La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 20 - 28 maggio 1908

Come venne Im0i010 nel Leu o Poitot. 18 aveva graffiature ed echlmosi al collo, spellatura alla nuca e la lingua fuori dei denti, come se avesse subito strappi violenti e delle morsicatura alla punta. La madre piangeva e lei ripeteva: — E' niente, è niente, non ha pianto. Il giudice istruttore non ha saputo cavarle nulla. Ella conserva l'a- ria dell'accusata che non è interessata delle accu- se. Ella risponde solo che ha fiducia che tutto verrà in chiaro. Solo, quando le si fa vedere il fazzoletto sporco di san- gue ella sorride dicendo che il sangue è la prova dellasua innocenza, per- ehè nessuno ha trovato sangue sul collo del pic- cino. Se l'avesse stran• golato vi si sarebbe tro- vato il giro circolare del fazzoletto. E siccome si è trovato una bottiglia di assenzio mezzo vuota nel passaggio del letto, così le si è domandato se si fosse ubbriacata. — Non ho bisogno di attenuanti. Io non mi bliriaco mai. Intorno a questa as- sassina è nata una lite fracassosa fra i periti della medicina e della psicologia legale. li professor 'Phoinot, che parecchi chiamano un' illustrazione, è accusato di avere fatto rimettere al largo la delinquente, parche con la sua presun-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=