La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 19 - 21 maggio 1908
10 Quel eignore che mi si disse essere l'on. Rondani trova- vasi discosto da noi in questo momento; da lui non sentii dire altro fuorché queste parole rivolte alla folla; — Venite indietro e ritiratevi, perché tanto siete senza armi. «Non è quindi vero che l'on. Rondani mi abbia preso per mietendomi In modo minaccioso e che io abbia po- tuto, essendosi aperta la porta della casa Rossa, sfuggirgli riparandomi dentro. Essendo io fra quei glovinotti di civile condizione sulla trentina ben rammento che il Turati prima che io mi allon- tanassi disse a voce piuttosto alta: — Rondani, qui non c'è più niente da fare, andiamo a Ponte Seveso — e si allontanarono con questi pochi altri. <Questi individui che si allontanarono col Turati dall'Im- pressione che diede a me 11 loro contegno mi sembravano suoi compagni di idee politiche. Potevano essere da 8 a 10 persone tutte ben vestite. a MI allontanai per ritornare a casa mia senza salire, come mi si domanda, in casa Rossa,. Avv. CARLO VINCENZO CAVALLA. La risposta di Turati. « Ricordo d'aver visto l'avv. Cavalla appunto In vicinanza del Boschetti, il quale discuteva vivamente con altri. Non vi erano tumulti ma pochi ragazzi che vociavano ed a cui io ed altri raccomandammo di non tirar sassi ai soldati. Mi fece brutta impressione il fare poliziesco con cui l'avv. Ca- valla rampognava quella povera gente innocua e mi pare lodasse la ferocia della repressione. In quel momenlo noi avevamo rabbrividito sentIndoct narrare che sul tetto di casa Saporiti del carabinieri avevano freddato quasi a bru- ciapelo dei ragazzi ormai impossibilitati a nuocere. Fu allora che al Cavalla che al accalorava devo aver detto che le re- pressioni feroci danneggiano lo stesso potere che le fa, se- minando odio inestinguibile. Queste e simili parole mi usci- rono del dolore provocato dallo spettacolo cui accennai,. Interrogato e dettogli che mentre l'avv. Cavalla Io eccitava ad unirsi al suoi sforzi onde persuadere i tumultuvntl alla calma egli avrebbe risposto: «I cadaveri servono a qualche cosa, ecc,,, Turati rispose: <Non sussiste che l'avv. Cavalla abbia eccitato me a qual- siasi azione, tanto più che mi mancava qualunque possibi- lità e motivo, non essendovi raccolte che 8 o 10 persone innocuo affatto, come ho detto. Ripeto che l'avv. Cavalla di- scuteva animatamente con altri con cui forse avrà fatto con- fusione di persone ed lo alla difesa ch'egli sembrava fare
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