La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 18 - 14 maggio 1908

28 voci dell'orchestra; la produzione odierna che seguendo le li- nee tracciate dal genio di Riccardo Wagner anche quando mostra di volersene pio scostare si afferma con audacia d'in- novatori, frenando l'Imperio delle voci, può ben offrire modo ad un maestro compreso della sua alta responsabilità, d' of- frire delle esecuzioni impeccabili; ma se, come sembra voglia ora tentare la Scala, Il nostro grande teatro sdegna affidare Il suo vanto alle gambe delle ballerine, od alle contorsioni dei mimi, non pensi di trionfare con cantanti nuovi nel vec- chio repertorio. Ora non le è più concesso che di educare artisti di molta grazia e di grande genialità, per applicarli ad eseguire le migliori opere antiche o moderne che richiedono un gran senso di arte e molta finezza interpretativa. Ciò aveva ben compreso Arturo Toscanini, che aspirava a fare della Scala, senza troppo pregiudizio economico, il campo di coltura e d'esperimento di tutte quelle forme d'arte vivi- ficate da una aristocratica modernità d'Intenti, da una ricerca inquieta e spesso felicissima dl nuove forme, di nuovi im- pasti orchestrali, di varie ed ardite combinazioni polifoniche. Il terreno che i teatri d'America ci minano sotto irrepa- rabilmente col prepotere della ricchezza, poteva essere fa- cilmente ripreso raffinando il nostro gusto e sensibIlizzando sempre più la nostra anima artistica! La maggioranza rimase sorda all'Invito, ed i mecenati trovarono che le esperienze costavano troppo care; le stagioni a venire, troveranno la folla meno ostile e bilanci certamente più pingui; mai fati di un teatro glorioso saranno irreparabilmente segnati. La Sosia, come tempio massimo ed universale di un'arte magnifica, avrà compiuto la sua parabola discendente. fI Ruzzante. Nel Parmense c'è una lotta che merita una pagina di studio, e la Commedia di questa e di quell'altra settiinana é stata tutta occupata dalla commemorazione dell'avvenimento più tragico e sanguinoso della chiusa del secolo scorso Ne domandiamo venia. Ce ne occuperemo. Illa intanto che abbiamo la penna in mano ci si permetta di dire che i sedicenti oratori che hanno presa d'assalto la piattaforma per ricor- dare la pagsna più funebre del proletariato italiano, dovrebbero es- sere ripresi ed eliminati da queste funzioni, in cui è necessario avere un cervello, un'anima, un pensiero per trasmettere in. chi ascolta la esumazione tragica degli orrori militari. Cacciateli al diavolo questi sbracatori, questi sbaffoni, questi ener- punzoni carichi d'ignoranza, che portano in giro la loro miseria in- telleitimle in tutte le occasioni e riducono le cose più sacre a pagliac- ciate che vuotano le sale 1

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