La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 17 - 6 maggio 1908

. 8 Informazione del fatti che si preannunziavano ed Istruzioni sulle dislocazioni delle truppe che andava a richiedere alla Autorità Militare, come fece inviando con lettera di richie- sta al Cav. Battilani presso il Comandante del Presidio. Esiste in atti la risposta telegrafica dei Questore concepita testualmente come segue: • « Anche stasera persone di fiducia, una delle quali appa r- «tiene ai meccanici, assicurano che non vi é alcuna in- tenzione di turbare Pordirie e di fare dimostrazioni. Ad • e ogni modo dispongo subito servizIo per domani Secondo e istruzioni S. V. I. — Minozzi a. Oltre le misure. già concertate tra Il signor comandante il presidio ed il prefetto, fu anche il giorno 6 e prima anche che si verificassero i primi disordini provveduto al richiamo in Milano del reggimento alpini che si trovava alle sue stanze estive. Alla mattina del 6 non si verificò alcun disordine, che in- vece ebbero inizio •alla uscita degli operai dallo stabilimento Pirelli nell'ora della colazione col pretesto di un arresto fatto dagli agenti di P. S., un Individuo che distribuiva manifestini socialisti colpiti da sequestro dalla R. Procura Generale, e di un altro che si riteneva autore di lancio di sassi contro gli agenti stessi. Furono però disordini puramente inciden- tali che terminarono presto colla rientrata degli operai nello stabilimento. E' difficile asserire che vi fosse un piano concentrato In precedenza :er spingere le cose a quegli estremi che si ver:ficarono in seguito,. e che vi fosse anche una predispo- sizione di mezzi atti a conseguire uno scopo determinato. Risulta bensì dagli atti un telegramma col N. 293 del Pre- fetto al Questore nel quale il primo dice avere positive in- . formazioni di una preparazi ine che si stava tacendo dai caporioni del partito repubblicano, e che parecchi dl questi non si erano recati nella giornata al loro consueti uffici e - luoghi di ricapIto orlinando quindi di esercitare la massi- ma sui» eglianza specialmente sui giovani del Fascio Carlo Cattaneo, e del Circolo di Porta Venezia, In modo da non perderne le traccie; ma lo svolgersi degli avvenimenti, non mise in luce che vi dovesse essere stata accolta d'armi, e studio del dettagli e di un piano di vera insurrezione. Quello che però è stato detto dianzi mostra che la or- ganizzazione delle masse era già tale che bastava brevissimo tempo per far scendere in piazza un grosso contingente di operai e altra gente minuta, lasciando ipcd un po' all'Im- previsto il modo come si sarebbe svolta l'azione, Il ui con• eetto generale doveva essere quello di opprimere colla sola massa, nella quale avrebbero avuto largo contingente le donne e la consueta ragazzaglia, la forza che si credeva meno numerosa che non fosse, e meno disposta a ricorrere risolutamente all'uso delle armi.

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