La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 14 - 16 aprile 1908
* Anche questa volta gli onorevoli di tutti i partiti sono stati direi quasi insensibili alla sciagura proletaria. Hanno narrato, schiamazzato, contribuito a mettere assieme gli episoclii del fattaccio militare, poliziesco e carabinieresco, ma nessuno ha difeso i morti e i feriti. Hanno permesso a Giovanni Giolitti di sciorinare le giustificazioni della sua politica, una scellerata poli- tica che ha bisogno di bloccare le vie a un funerale per vivere, senza che nelle sue parole ne entrasse una di compianto per i poveracci che hanno lasciata la vita sull'acciottolato o sulle pietre di una piazza o saranno deformi per il resto dei loro giorni. Peggio. Hanno lasciato insultare un morto o due parche la fedina criminale del caduto o dei caduti non era pulita. Fanno la morale con i pitocchi quelli della Banca Romana! E che c'entra il passato se io l'ho scontato, se ho pagato il mio debito alla giu- stizia? Basterebbe il sagrificio della mia persona, perchè io fossi redento e sacro alla calunnia. Peggio ancora. Hanno detto che la vita é inviolabile, che il sangue genera sangue, ma chi si è ricor- dato che chi è violentemente ferito o mandato alla morte dallo Stato deve essere pagato come si pagano i feriti -ci i morti degli scontri delle ferrovie di Stato? La Francia paga i suoi delitti. Le vittime di Fourinies e di altre boucheries compiute dai gendarmi e dai soldati assassini sono state indennizzate. L'Inghil- terra paga i suoi delitti. La butchery di Featherston è stata pagata dalla Camera dei Comuni con tante sterline. Ora perché in Italia gli onorevoli si contentano delle stupide spiegazioni di un governo che trema ogni volta c'è per le vie una processione e lasciano i feriti e i superstiti dei morti nella miseria causata dai disastri del fucile e del revolver di Stato? E' tempo di finirla con le impunità e le irresponsabilità. Se Mi togliete la vita e assolvete il mio uccisore, pagate almeno il mio cadavere, se non volete punire anche i miei di casa con la fame. Se la vita di un operaio non è sacra,sia almeno sacro il compenso. E parche non si dovrebbe pagare il corpo di Paolo Milani, ex brigadiere delle guardie di finanza, se lo si è stramazzato al suolo mentre andava per i fatti suoi? E perchè non si dovrebbero pagare gli altri tre morti e gli undici feriti se la colpa è tutta nell'isterismo del commissario di pubblica sicurezza o dei militari o dei questurini o dei carabinieri? E' anche troppo che il proletariato non si sia agitato per farsi indennizzare i morti e i feriti del novantotto. Quanto sangue, accidenti! hanno versato le armi da fuoco dello State! . ** Ma ormai la Camera che rifiuta di mettere alla porta gli eletti della corruzione elettorale può udire tutte le eresie senza scatti, senza trasalimenti, senza gridi. La sua sensibilità è quella del cloroformizzato. L'altro giorno essa ha potuto ascoltare Ferdi- nando Martini, l'ex governatore dell'Eritrea, che parlava come
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