La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 14 - 16 aprile 1908

26 E qui abbiamo uno spicchio d'affare Dreyfus, con una prece- denza di un paio di secoli buoni. Colbert e Louvois si convincono subito della reità della Mon- tespan e conseguentemente della innocenza della d'Ortnoize ma come dire a Luigi XIV che la sua diletta favorita si è in- tinta di quella pece? Al re verrebbe un accidente, la Montespan diventerebbe una furia, sarebbe uno scandalo tale da inabissare Versailles e le sue dipendenze. Meglio star zitti e lasciar correre, tanto più che si ha sotto mano il capro espiatorio in questa buona signorina d'Orinoize abbastanza compromessa in apparenza da eiustill- , care i più gravi provvedimenti contro di lei. Colbert e Louvois si intendono subito in argomento; La Reynie nicchia, ma sta zitto; fortunatamente c'è Griffard, e c'è apposta per salvare l'innocenza oppressa e punire la colpa insolente; se no, torno a dire, che ci starebbe a fare nel Processo dei veleni? Griffard dunque resiste alle minacce dei due potenti ministri e li assicura che per salvare l'innocenza non esiterà a denun- ciare a Luigi XIV la vera colpevole; s'io avessi potuto Parlare in un orecchio a tutta quella brava gente avrei potuto dar loro un consiglio che salvava la situazione senza compromettere nessuno; sarebbe bastato comandare al dottor d'Aquin medico curante della Fontnnges di riconoscere d'essere stato indotto in errore e che il preteso avvelenamento non era che un volga- rissimo mal di pancia provocato dal latte freddo! Ma nessuno, nemmeno Sardou, avendomi chiesto niente, ho dovuto star zitto e Griffard ebbe buon giuoco a mostrarsi efoico, e Louvois e Colbert a rilevarsi due pendagli da forca. Finisce che il re si guarda bene -dal prendere le cose tanto al tragico come temevano i due ministri, e tutto si accomoda coll'allontanamento della Montespan, colla riabilitazione della di Ormoize e la glorificazione del bravo Griffard. Glorificazione voluta dalla folla che applaudi questa merce avariata come un modello dernier eri. Che stomaco! Bisogna proprio dire che l'intellettualità del nostro buon pubblico — e c'era tutto il lusso e l'eleganza della Milano plutocratica, — bisogna dire che l'intellettualità del nostro gran pubblie é rimasto, ancora come quello della mia portinaia, all'ammira- zione poi Medico delle peizze ed agli entusiasmi per il Capo- rale &mon alla battaglia cl'Ulma! - IL RUZZANTE, Nella VITA TURBOLENTA dì Raimondo Henderson il lettore vive della vita vissuta del suo tempo. L'uomo vi é completo. Visi muove, vi si sviluppa fisicamente e intellettualmente e nella lotta per l'esistenza Oontributsce con le sue passioni, con i suoi Tigli, col le sue virtù, con le sue facoltà a produrre l'ambiente sociale del nostro secolo.

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